Inter, Spalletti: “Vincere con la Samp vale doppio. Lautaro-Icardi? Possibile”

Dopo il successo in Champions League che ha rilanciato in alto l'autostima dell'Inter, c'è la Sampdoria alle porte. Una trasferta delicatissima perché in caso di scivolone franerebbe di nuovo tutto, in un ambiente così fragile che si aggrappa ad ogni aspetto positivo per trovare conforto psicologico. E' il dramma sportivo nerazzurro, un'altalena infinita di alti e bassi, imprese e pasticci. Luciano Spalletti ha il dovere di dare la spinta giusta e trovare il ritmo per un gruppo che potenzialmente ha numeri e qualità per fare bene.

La Sampdoria, però, è forse uno dei peggiori avversari che in questo momento si poteva incontrare sul cammino interista. La squadra di Giampaolo sta giocando bene, è senza sconfitte dopo 4 giornate, a 7 punti in classifica e ha reagito bene alla voglia della Fiorentina di far proprio il recupero mercoledì sera. E poi c'è un ex sugli scudi, Caprari, tra i migliori e certa spina nel fianco sabato pomeriggio.

Spalletti sorride: buon umore e rientri

Luciano Spalletti sta preparando la gara di campionato con il piglio di chi sa che dovrà sfruttare al meglio il momento positivo sviluppatosi dopo il successo in rimonta a San Siro, in Champions League contro il Tottenham. Non si dovrà sbagliare nulla per dare cemento alle fondamenta di una possibile rinascita. C'è anche la serenità di ritrovare gli infortunati, come D'Ambrosio e Lautaro Martinez. Insomma, l'Inter a Marassi dovrà tirare fuori carattere, personalità e risultato. Tutto il resto non conterà.

La vittoria dentro ha un bonus che se riuscissimo a vincere anche domani sarebbe la moltiplicazione di quello che arriva dai risultati. Sarebbe molto di più che vincere due partite di seguito

Dare continuità nel gioco e mentalità

Di certo, Spalletti dovrà valutare quale Inter proporre in campo. L'impegno di Coppa, anche se ha ridato energie psicologiche enormi, ha risucchiato quelle nervose e fisiche. Nessun dramma o preoccupazione, si è all'inizio della stagione e giocare due/tre partite in sei/sette giorni ancora si può: "Le due partite consecutive si possono fare, può anche essere un vantaggio per portarsi dietro l'entusiasmo della gara vinta precedentemente. Nella terza magari bisogna metterci una mano, valutare le singole situazioni, ma noi abbiamo una rosa che ci permette di fare delle valutazioni per giocare alla pari con chiunque".

Come gestire la ‘pazza' Inter

Spalletti lo sa: la ‘pazza' Inter è sempre dietro l'angolo e sotto la coperta non si sa mai se uscirà la Bella o la Bestia. Ma ha il dovere di risolvere il dilemma e dare continuità a ciò che c'è di positivo: "Io ho un ruolo importante e quindi responsabilità importanti rispetto allo spirito che ha la squadra nell'allenarsi.  Non avendo ancora strutturato una mentalità fortissima, per quel che ci è successo, quando abbassi il livello basta per avere risultati brutti che mettono in imbarazzo tutto il mondo interista"

L'Inter verso il tandem Lautaro-Icardi

Quindi, le idee del campo, il pensiero sulla formazione da proporre forte dei rientri di D'Ambrosio e di Lautaro Martinez e delle belle parole del ‘desaparecido' Joao Mario: "Mi fa piacere che si sia espresso in questo modo, da uomo squadra malgrado i problemi estivi di mercato. Se dovessi, vorrei utilizzarlo d mediano ma vedremo. Con il Tottenham molto bene Skriniar, solo Perisic non è riuscito a esprimersi al meglio ma non è un problema. Unico assente Vrsaljko. Due punte? Abbiamo giocato a Reggio Emilia, con Mauro e Lautaro. Può capitare di nuovo, dopo Lautaro si è infortunato e non si è potuto avere a disposizione, anche se con Keita si può riproporre".