Inter, Spalletti: “Sconfitti solo ai rigori, bene così ma la rosa è da completare”
L'Inter di Luciano Spalletti ha ceduto al Chelsea di Maurizio Sarri ai rigori nella sfida di ICC, International Champions Cup 2018, con i nerazzurri che hanno impattato 1-1 nei tempi regolamentari prima di cedere il passo dagli undici metri per errore dal dischetto da parte di Skriniar. A segno, durante la sfida Pedro per i londinesi e poi il pareggio da parte di Gagliardini.
Una prova tutto sommato positiva al di là dell'esito dei rigori: l'Inter è partita piano quasi imballata per poi prendere le misure all'avversario e chiudere con il controllo della partita. Icardi in campo dal primo minuto, poi la solita girandola di sostituzioni e infine la lotteria dal dischetto.
Sfida vera. Per Spalletti sensazioni positive tenendo presente che mancano tutti i reduci dei Mondiali 2018 in Russia e diversi titolari che stanno riprendendo la forma fisica migliore. Il tutto in un calciomercato che è ancora in evoluzione. Non è un mistero che l'Inter sia alla ricerca di un centrocampista di qualità e di esperienza e di un elemento aggiuntivo in difesa.
Mercato da completare. Nel dopo gara Spalletti non si nasconde e conferma come il progetto nerazzurro sia tutto in costruzione: "Mi sembra evidente che il mercato sia da completare, chi arriva in cima nel nostro campionato ha due formazioni, quando si va a giocare le coppe, dopo due-tre giorni devi cambiare 6 giocatori. Noi al momento non abbiamo tanti giocatori anche perché bisogna fare i conti con gli infortuni. Serve il doppio portiere, il sostituto di Icardi. Funziona, così, stiamo lavorando per questo e siamo vicini a completare la rosa".
Buone sensazioni. Sulla sfida al Chelsea le sensazioni sono state positive, anche perché il test era importante e arrivava contro una formazione di qualità e personalità con cui si era andati in svantaggio: "Abbiamo dovuto correre, poi abbiamo preso confidenza e ci siamo sciolti. Abbiamo fatto buone cose anche perché ho intravisto la disponibilità a mettere in pratica il calcio che voglio fare. Quando giochi contro squadre che pressano bisogna tirar fuori giocate e qualità e ho visto i ragazzi impegnarsi"