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Inter, Spalletti: “Nessun alibi, certe gare le devi vincere altrimenti resti un mediocre”

Alla vigilia della sfida di San Siro all’Eintracht (andata a Francoforte 0-0), il tecnico dei nerazzurri fa la conta dei giocatori in dubbio e assenti: Brozovic, Miranda, Perisic, Keita, Lautaro, Borja Valero, Icardi. “Le partite le vincono quelli che scendono in campo, non chi non c’è, ma niente alibi”
A cura di Alessio Pediglieri
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Allarme rosso in casa Inter e questa volta non dipende (solo) da Mauro Icardi. Luciano Spalletti alla vigilia del match contro l'Eintracht conta i reduci e si ritrova con gli uomini contati tra squalifiche e infortuni. Una tragedia sportiva che costringerà il tecnico a schierare una formazione rimaneggiata e obbligata, con la qualificazione a rischio.

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A Francoforte si aveva l'obbligo di chiudere i conti e c'è stata anche l'occasione per farlo se Brozovic non avesse sciupato dagli 11 metri il rigore che avrebbe potuto spezzare gli equilibri. A San Siro, adesso si ripartirà dallo 0-0, un risultato assolutamente a rischio e che imporrà ai nerazzurri di vincere ad ogni costo.

Le condizioni di Keita e Brozovic

Keita è convocato ma partirà dalla panchina, non al cento per cento delle condizioni; Brozovic sta lavorando a parte in attesa di capire dallo staff medico se potrà giocare giovedì o è più utile tenerlo a riposo per il derby di domenica sera. Poi c'è Miranda che è stato operato al naso e dovrà indossare un tutore rigido. Icardi è sempre out, Perisic è un punto di domanda. Con Lautaro sullo sfondo, in tribuna, squalificato.

Bisogna prendere le decisioni corrette per non pagarle a caro prezzo e portarci dietro le esperienze fatte come all'andata, bravi a usare delle conoscenze che abbiamo incontrato nelle precedenti partite. E' una gara da dentro o fuori, dobbiamo esserci con la testa

Con la Juventus come modello

Per Spalletti, dunque, poca pretattica ("Ho solo un dubbio ma me lo tengo fino alla fine") e la Juventus come esempio cui rivolgersi per evitare cali di tensione e intensità fatali: "Complimenti ad Allegri per quello che ha fatto. Dovremo avere lo stesso carattere loro nelle partite che contano per metterci qualcosa di più e diventare più forti più l'evento è importante".

Ci sono delle partite che bisogna giocare con la consapevolezza che o sei dentro o sei fuori. Bisogna metterci qualcosa in più e chi non lo capisce è e resterà un giocatore mediocre.

Niente alibi, o dentro o fuori

L'obiettivo ovviamente è procedere in Europa, per il prestigio, per il fatturato della società. per l'autostima di un gruppo che ha bisogno di conquistare qualcosa di importante: "spero che i giocatori sappiano che sia un momento importantissimo della stagione: Ci arriviamo con le carte in regola per fare bene. Le partite le vincono quelli che ci sono, non quelli che mancano"

I convocati di Spalletti

Ovviamente tra i giocatori a disposizione che si giocheranno le carte in Europa League ci saranno tantissimi Primavera per fare numero. La realtà è che quest'Inter si presenterà con i cerotti in campo e in panchina, nella speranza che alla fine possa comunque sorridere.

Portieri: 1 Handanovic, 27 Padelli, 46 Berni;
Difensori: 6 De Vrij, 13 Ranocchia, 21 Cedric Soares, 33 D’Ambrosio, 37 Skriniar, 67 Zappa;
Centrocampisti: 8 Vecino, 20 Borja Valero, 40 Gavioli, 44 Perisic, 60 Schirò, 77 Brozovic;
Attaccanti: 11 Keita, 16 Politano, 68 Merola, 70 Esposito, 87 Candreva.

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