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Inter, Jovetic: “L’esclusione dalla lista Uefa? Che delusione. Potevo tornare in Viola”

L’attaccante non nasconde il rammarico per le scelte di De Boer che finora non gli ha riservato spazio in nerazzurro.
A cura di Marco Beltrami
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Sono lontani i tempi in cui Stevan Jovetic con un super avvio di stagione faceva impazzire i tifosi nerazzurri. Praticamente un anno dopo l’attaccante montenegrino sembra essere finito addirittura nel dimenticatoio nella nuova Inter di De Boer. Nelle prime due giornate di campionato Jo Jo  è rimasto a guardare i compagni in panchina, senza riuscire a ritagliarsi uno spazio in una squadra che ha collezionato un punto nelle sfide contro Chievo e Palermo. Come se non bastasse poi è arrivata la doccia fredda relativa alla lista Uefa con il tecnico olandese che ha escluso l’ex di Fiorentina e City, con Joao Mario, Gabigol e Kondogbia.

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Dopo giorni di silenzio Jovetic è tornato a parlare ai microfoni di Mediaset Premium Sport, non nascondendo la sua delusione: “L’esclusione dalla lista Uefa? Sono deluso, ma siamo in quattro, non sono da solo: speriamo che si passi il girone e che poi si possano aggiungere altri giocatori, per tentare di vincere l’Europa League”.

Una beffa dunque per Jovetic che nella sessione appena archiviata di mercato è stato accostato anche a numerosi club. In primis Fiorentina e Milan  , club in cui probabilmente il calciatore avrebbe trovato più spazio. Ecco il punto sulle trattative da parte di Jovetic che spera comunque di ritagliarsi uno spazio importante in nerazzurro: “Le voci di mercato? Non ero vicino al Milan, mentre con la Fiorentina ci sono stati dei contatti tra le società. Alla fine non mi hanno ceduto: io voglio rimanere all’Inter e giocare, perché so che posso giocare”. In caso di prima presenza, l’Inter da contratto sarà obbligata a riscattare il giocatore dal Manchester City con tanto di contratto fino al 2019. Non è da escludere comunque anche un addio a gennaio con la prospettiva, per ora tutt’altro che concreta, di un approdo in coppia con Felipe Melo allo Jiangsu Suning, il club di proprietà del gruppo dirigenziale nerazzurro

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