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Inter, Samuel Eto’o: ero povero e volevo diventare avvocato

L’attaccante africano è stato intervistato dalle Iene di Italia 1.
A cura di Gianni Monaco
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samuel eto'o

Come tutti i bambini, anche Samuel Eto'o aveva un sogno professionale. Non era, però, quello più facile da immaginare. Il calciatore camerunense voleva diventare un avvocato. Lo ha detto nel corso de Le Iene Show, la trasmissione satirica in onda il mercoledì su Italia 1.

L'attaccante dell'Inter, con un glorioso passato anche nel Real Madrid e nel Barcellona, ha raccontato della sua infanzia e del suo rapporto col denaro: "Da piccolo avrei voluto fare l’avvocato, poi il calciatore si è mangiato l’avvocato Eto’o. Sono nato in un villaggio molto piccolo, mio papà era un esperto contabile, mia mamma si svegliava alle 3 di mattina per andare a comprare il pesce da rivendere. Ho dato ai miei genitori più dell’80 per cento dei miei primi guadagni. Sono nato povero, lo sono sempre stato e lo sono ancora perché quando andrò nella tomba non mi porterò dietro tutto quello che Dio mi ha donato – ha detto ancora Eto'o. – Ho iniziato a giocare a piedi nudi con un pallone fatto di sacchetti di plastica".

Venendo al presente. Eto'o sta disputando una stagione straordinaria. E' terzo nella classifica dei marcatori e ha guidato la sua squadra ai quarti di finale di Champions League, trofeo già vinto ben tre volte.

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