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Inter, Samuel annuncia il ritiro: “E’ arrivato il momento di dire basta”

Il difensore argentino, protagonista in Italia con le maglie della Roma e dell’Inter, ha dichiarato di voler lasciare il calcio al termine di questa stagione: “Sono in difficoltà, e ho sempre bisogno di più tempo per riprendermi fisicamente”.
A cura di Alberto Pucci
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Lo hanno sempre chiamato "Il Muro" e continueranno a farlo almeno fino a maggio inoltrato. Walter Samuel, 37 anni sulla carta d'identità e centinaia di battaglie combattute su campi italiani, europei e internazionali, ha deciso di ritirarsi al termine del campionato elvetico che sta giocando con il Basilea. Durante un'intervista rilasciata in Svizzera, il difensore argentino ha spiegato le motivazioni della sua scelta: "La mia non sarà una decisione facile da prendere, ma è arrivato il momento di ascoltare il mio corpo – ha dichiarato a "Neue Zürcher Zeitung" – Se tutto fa male, di conseguenza anche la testa comincia a stancarsi. Ho ancora voglia di scendere in campo, ma sono in difficoltà. Rispetto a prima, e rispetto ai ragazzi più giovani, ho bisogno di due o tre giorni per tornare in forma. Io cerco di fare il mio meglio, ma non sarà mai come prima".

Il ricordo di Mou – Dopo gli inizi al Boca Juniors e l'indimenticato scudetto vinto con la Roma, Walter Samuel è stato uno dei protagonisti principali nell'anno del Triplete di Josè Mourinho. Durante le stagioni in nerazzurro, Samuel ha disputato più di centocinquanta partite e contribuito a riportare la squadra sul tetto d'Europa e del Mondo: "Con Mourinho abbiamo vinto la Champions League – ricorda Samuel – I suoi due anni hanno fatto crescere non solo l'Inter come società, ma anche tutti noi. In pubblico sembrava una persona molto conflittuale, ma noi avevamo capito bene com'era veramente. Probabilmente l'offensiva fa parte della sua personalità". Ora che sembra deciso a smettere, come farà a riempire le sue giornate e a non farsi prendere dalla malinconia? "Dovrò inventarmi qualcosa per tenermi impegnato – scherza Samuel – Sono ancora giovane ma, purtroppo, non per fare il calciatore. Cosa mi mancherà? Non sono fatto di pietra e le emozioni mi mancheranno. Poi mi mancherà certamente lo spogliatoio. E' una questione di abitudine ed è come a scuola. Quando i ragazzi sono in vacanza, non vedono l'ora di tornare per ritrovare gli amici. Ecco, anche per me è così".

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