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Inter-Sampdoria, Mazzarri: “Basta perdere punti. Ci vuole il salto di qualità”

Il tecnico nerazzurro predica attenzione massima alla vigilia della sfida contro i blucerchiati.
A cura di Marco Beltrami
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Quella tra Inter e Sampdoria non sarà una gara come tutte le altre per i nerazzurri. In tribuna per la prima volta ci sarà il neopresidente Thohir. Un’atmosfera resa ancora più speciale dalla presenza di molte ex glorie interiste che prima del match riceveranno l’applauso delle curve. A tal proposito Walter Mazzarri, pronto a riaffrontare il suo passato e la squadra che ha allenato per due stagioni, ha predicato calma nella conferenza stampa di presentazione del match: "Il calcio è spettacolo, fa piacere perché si crea entusiasmo e una bella sinergia allo stadio. Non dobbiamo farci distrarre da questa festa. Anche perché riflettendo sul nostro cammino fino ad oggi abbiamo fatto più o meno bene sempre a livello di prestazioni, poi però per leggerezza, ingenuità, per poca attenzione abbiamo perso dei punti per strada. Rispetto a Bologna bisogna togliere quanto di negativo fatto per non gettare al vento altri punti".

Guai a sottovalutare la Samp dunque che è una squadra che ha delle individualità importanti e può contare sulla grinta del neomister Mihajlovic. Quella con i blucerchiati apre un ciclo di match importanti per l formazione milanese: "La Sampdoria  ha valori importanti con Gabbiadini, Palombo, Eder, Obiang. Domenica con la Lazio meritava di vincere, non bisogna distrarsi. Ci sono 4 gare importanti da giocare tra cui il derby e la trasferta di Napoli prima dell'inizio della sessione di mercato. Queste sfide diranno molto su ciò che è e che sarà il nostro cammino. Sarà l'atteggiamento a fare la differenza. I doriani sono stati rivitalizzati da un ottimo allenatore come Mihajlovic. Le mie stagioni alla Samp? Purtroppo non c'è più Riccardo Garrone, un signore. Ora c'è il figlio, con cui sono in ottimi rapporti. Sono stati due anni bellissimi".

Mazzarri ha difeso il suo reparto offensivo finito nel mirino della critica per quella che è stata definita come una Palacio-dipendenza. Il mister ne ha approfittato anche per fare un bilancio sulle condizioni dei giocatori, con Nagatomo ancora out e Campagnaro in campo,  e in particolare su Icardi: “Nell'ultima partita abbiamo avuto occasioni e prodotto gioco. Chi fa gol non ci interessa. Palacio domenica ha sbagliato qualche occasione ma non lo vedo stanco, può capitare. Io dedico tanto tempo alla fase d'attacco. Pochi allenatori giocano sulla fase di possesso come facciamo noi, per me già inizia da Handanovic. E poi bisogna anche pressare e recuperare la palla subito per giocare. Icardi? Non è disponibile perché ha avuto un'operazione. Per quanto riguarda la privata, lui deve capire che per fare calcio a certi livelli e diventare un campione deve prendere spunto da Zanetti e Milito"

Per l'allenatore è ancor presto per fare un bilancio e bisognerà aspettare la fine del girone d'andata, anche se l'Inter ha bisogno ora di fare un salto di qualità: "Un semi-bilancio si può fare alla fine del girone d'andata. Le prossime cinque partite diranno molto, poi ci sarà il mercato e valuteremo tante cose. Dobbiamo fare il salto di qualità, perché siamo l'Inter e dobbiamo avere la stessa personalità, la cattiveria, la furbizia sportiva per portare a casa i tre punti"

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