Inter-Roma, Mancini: “Tanti rimpianti, vittoria del carattere”
Dal 2011 l'Inter non vinceva contro la Roma, un dato statistico che deve dare la scossa ad un ambiente che da tempo cerca motivazioni per darsi continuità di rendimento. Un successo nato dalle scelte di Mancini che ha messo in campo tutto il potenziale offensivo che aveva in panchina, volendo ad ogni costo tre punti che tornano a far pensare all'Europa e che permettono ai nerazzurri di superare in classifica il Milan. Entusiasmo, convinzione, vittoria. Ciò che è mancata alla Roma di Garcia che ovviamente non può che essere deluso per il risultato che condanna la Roma a perdere il secondo posto in vista del match casalingo della Lazio contro il Chievo.
Mentalità giusta – Roberto Mancini è entusiasta: "Al di là del risultato è stata una partita buona contro una grande Roma. Non è stato semplice né scontato, abbiamo giocato, sofferto e poi siamo riusciti a vincere. La Roma è venuta a San Siro per vincere con una formazione molto offensiva che ci ha schiacciato ma siamo riusciti a farcela. Shaqiri, Podolski e Mateo Kovacic hanno cambiato la partita con carattere e personalità dando verve al gioco e alla squadra. Dobbiamo molto a loro".
Kovacic e Icardi top player – "Oggi Kovacic è stato straordinario, anche se ha giocato solo 20 minuti. Ha avuto l'atteggiamento giusto e se continua così non c'è ruolo per lui, può fare di tutto e lui lo sa. Se si impegna può ancora crescere. Comunque ha giocato bene tutta la squadra facendo fronte alle folate della Roma. Anche Icardi ha giocato da grande giocatore e Mauro può diventare un grandissimo centravanti di caratura internazionale. Ha una grande qualità che non si abbatte quando sbaglia anche gol facilissimi: è giovane, deve migliorare ma ha enormi qualità e potenzialità".
Difesa all'altezza – "La fase difensiva è migliorata, anche Vidic e Ranocchia stanno crescendo così come Jesus a sinistra e D'Ambrosio: se riusciamo a giocare palla a terra senza perdere troppi palloni in uscita possiamo pensare di giocare a calcio a certi livelli. L'Europa? Non ci pensiamo, noi vogliamo giocare gara per gara: adesso ci sono 4 punti di di stanza e sono quelli che abbiamo perso tra Parma e Cesena. Tanti rimpianti, certo, ma in questa settimana ci sono tre partite e sarà determinante".
Spirito giusto – Garcia prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: "Penso che un pareggio sarebbe stato più logico ma sappiamo che una gara può decidersi su episodi a favore o contro, Abbiamo colpito un palo clamoroso e poi abbiamo giocato da Roma nella ripresa. Sullo spirito della squadra, sul gioco e sulla voglia di vincere non posso dire nulla ai ragazzi. Non possiamo nemmeno lamentarci perché non c'è tempo: dopodomani scendiamo ancora una volta in campo.
Bene in avanti, un po' meno in difesa – Nella ripresa abbiamo avuto un gioco più incisivo con i due attaccanti che davano più profondità ma poi Ibarbo era stanco e ho cambiato modulo, anche se la mentalità non è cambiata. Il nostro maggior problema è stata l'impostazione in difesa, davanti hanno fatto invece una buona gara. Dobbiamo migliorare davanti alla porta ed essere più efficaci perchè se facevamo il secondo gol la partita la vincevamo,
Rialzare la testa – E' stata una partita alla pari, con dei nostri errori in difesa. Non c'è nulla da dire anche rispetto all'ultima partita con l'Atalanta dove abbiamo giocato male. Qui abbiamo provato a vincere, poi ci siamo distratti davanti a De Sanctis. C'è stata un po' di sfortuna ma sono soddisfatto: la gara è stata buona e i ragazzi devono alzare subito la testa perché torniamo a giocare subito"