video suggerito
video suggerito

Inter, rispuntano i cinesi e si allontana l’affare Thohir

Ennesimo stop per la cessione della società che sembrava procedere speditamente entro la fine dell’anno. L’ultima indiscrezione vuole che un nuovo gruppo cinese abbia bussato alle porte dell’Inter per appaltarsi la costruzione del nuovo impianto. Uno dei punti cardine dei progetti dekl magnate indonesiano…
A cura di Alessio Pediglieri
29 CONDIVISIONI
thohir

Un altro gruppo cinese, non il CRCC che l'estate scorsa sembrava oramai vicinissimo all'accordo con Massimo Moratti, sembra che in queste ore sia entrato prepotentemente all'interno della compravendita della società nerazzurra. Che appare più lontana da Thohir. Un colpo di coda improvviso che rischia di far saltare un accordo che sembrava essere raggiunto dopo mesi di estenuanti trattative, annunci e smentite. Adesso le strade sono due: o Moratti non guarda in faccia ai nuovi arrivati e punta dritto verso chi ha già dato garanzie di voler prendere le redini societarie dimostrando capacità economiche e imprenditoriali verificate, o rallenterà la corsa verso la cessione e – perchè no? – valuterà se sarà il caso di mettere in concorrenza i pretendenti alla poltrona.

Thohir non è Giobbe – Qualunque sia la verità (conosciuta solo dai diretti interessati) la notizia è di quelle che potrebbero rimescolare le carte in modo determinante. Solo pochi giorni fa dal quartier generale nerazzurro erano arrivati segnali confortanti per la fine dell'affare con il magnate indonesiano che aveva confermato attraverso il proprio entourage di poter e voler chiudere il passaggio entro Natale. Adesso, il ritorno di fiamma di un gruppo cinese. Che significa altre persone interessate all'Inter, altri soldi freschi per le casse nerazzurre. Una nota positiva che però dovrà essere gestita senza schiacciare eventuali calli a nessuno. Chi troppo vuole alla fine spesso nulla stringe e il rischio è di indispettire tutti e restare con il cerino in mano.

Due piccioni con una fava o troppi galli nel pollaio? – Thohir è sempre stato chiaro: vuole la maggioranza della società. Addirittura ha rifiutato unioni e cordate di connazionali e amici facoltosi per mantenere saldo il manico. Anche secondo le direttive di Moratti che ha dettato regole precise: un primo inserimento che pareggi i debiti, un secondo che spinga verso la costruzione di un impianto di società. E proprio su quest'aspetto che si sono inseriti i cinesi che spingerebbero per "appaltare" la costruzione del nuovo stadio. La domanda adesso è una: Thohir gradirebbe questo ‘disturbo' esterno su una cosa che aveva già progettato di fare accollandosi oneri e onori? Se Moratti lo chiedesse, accetterà quest'ennesima clausola pur di acquistare comunque l'Inter? Quesiti delicati cui dovranno riuscire a rispondere i legali e i collaboratori di Moratti. Davanti a tanti dubbi, l'unica cosa che conta è sempre e solo una e il patròn lo sa perfettamente: "Il bene dell'Inter". Che si parli cinese o indonesiano, poi, poco o nulla conta.

29 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views