Inter, Ranocchia risponde a Berlusconi: “Serata da bestie”
Nessuna polemica ma una risposta arguta e sarcastica per chiudere il cerchio e pensare ad altro. Come all'Europa League, obiettivo che per i nerazzurri è più che una realtà dopo la vittoria esterna a Roma con la Lazio che vede adesso gli uomini di Mancini a tre turni dalla fine nella scia di Fiorentina e Sampdoria, le due squadre con cui si sta giocando l'accesso alle coppe per il prossimo anno. Non c'è tempo, dunque per pensare ad altro, nemmeno al Milan che pur vittorioso sulla Roma, resta a -6 dai cugini e al suo presidente che non aveva lesinato frecciatine ironiche nei confronti dei nerazzurri.
Il tutto era nato da una scherzosa frase di Silvio Berlusconi parlando in questi giorni della possibile vendita di quote del Milan a imprenditori stranieri. Nessun magnate in cerca di notorietà ma persone pronte a investire nella società euro freschi, con costanza e progettualità per aiutare il club a rialzare la testa il prima possibile. In caso contrario, il numero uno rossonero ha già pronto il piano B, quello di ricostruire un Milan su uno zoccolo duro tutto italiano, visto che piacciono poco le realtà come l'Inter composte da "10 stranieri e una bestia: Ranocchia". Una battuta, nulla più, fatta col sorriso sulle labbra ma che meritava risposta. Che è arrivata nel dopo Lazio-Inter.
Via social, Andrea Ranocchia ha pubblicato un tweet che lo ritrae con il volto di una rana su una maglietta nerazzurra. Il contenuto e i riferimenti sono chiari: "Tre punti importanti !! Serata da bestie!!!". E non è un caso se il fotomontaggio vede la casacca interista del triplete, quella che riporta contemporaneamente sul petto la coccarda della Coppa Italia, lo scudetto tricolore e lo stemma dorato del Mondiale per Club vinto con Benitez nell'era immeditamente successiva alla Champions di Mourinho. Una risposta altrettanto ironica e divertita, come era corretto che fosse. Per non innescare inutili polemiche, in un momento in cui la concentrazione deve restare alta e non sono ammesse distrazioni.
