Inter, Ranocchia perde i gradi. Il nuovo capitano potrebbe essere Mauro Icardi
Non è un grande momento per Andrea Ranocchia. Il difensore interista, dopo i primi colpi di mercato del club nerazzurro, è tra quelli che potrebbero accomodarsi in panchina all'inizio del nuovo campionato. La rivoluzione ordinata da Roberto Mancini ha, infatti, toccato anche il 27enne di Assisi: sorpassato nelle gerarchie da Miranda e Murillo, i due nuovi centrali di una difesa completamente rivisitata e composta da soli stranieri. Oltre al danno di doversi accomodare di fianco all'allenatore ogni maledetta domenica, per Ranocchia ci sarebbe anche la beffa della fascia di capitano che, inevitabilmente, finirà sul braccio di un suo compagno di squadra. L'ex centrale del Genoa, dopo un solo anno con i gradi e dopo gli sfottò pesanti degli stessi tifosi dell'Inter, che hanno invaso la sua bacheca di Facebook, rischia così di passare in secondo piano e, addirittura, di dover lasciare la squadra nel corso di questo infuocato calciomercato.
Il problema, per Roberto Mancini, è ora capire chi potrà indossare la mitica fascia di Javier Zanetti (tanto per rimanere agli ultimi anni nerazzurri) in una squadra che rischia seriamente di presentarsi alla prima di campionato con un undici senza italiani e con 6/7 giocatori appena arrivati a Milano. Ad oggi, secondo Sky Sport, le soluzioni sarebbero due: quelle di Miranda e di Icardi. Il difensore ex Atletico Madrid piace per la sua esperienza (di gran lunga superiore all'argentino), ma difficilmente potrà subito essere investito di tale carica. Diverso è il discorso per l'attaccante. Icardi, specialmente dopo il famoso rinnovo, è entrato sempre più nel cuore del popolo nerazzurro. Nonostante la giovane età, il numero nove interista parte in pole position in questa speciale gara a due. Un'alternativa ulteriore potrebbe essere quella di Rodrigo Palacio…ma anche il "Trenza", dopo l'ultimo campionato al di sotto delle aspettative e le recenti mosse di mercato del club, non è più sicuro di una maglia da titolare.