Inter, prima gioia per Suning: la Primavera di Vecchi è campione d’Italia
Reduce da una stagione a dir poco insufficiente, sulla quale i tifosi nerazzurri hanno steso un velo pietoso, l'Inter rialza la testa grazie ai ragazzi della formazione Primavera. La squadra allenata da Stefano Vecchi, tornato sulla sua panchina dopo aver traghettato Icardi e compagni fino al termine del campionato e fino all'arrivo di Luciano Spalletti, ha infatti battuto la Fiorentina nella finalissima che si è giocata al "Mapei Stadium" di Reggio Emilia. Dopo aver superato i campioni in carica della Roma, l'Inter si è imposta due a uno contro l'undici toscano: arrivato a giocarsi lo Scudetto, dopo la semifinale vinta con la Juventus ai calci di rigore. I milanesi sono riusciti ad avere la meglio con un gol per tempo, nonostante il buon inizio dei viola e il tentativo finale di rimonta degli avversari.
Pinamonti spegne le speranze viola
Davanti agli sguardi interessati del neo tecnico gigliato Stefano Pioli e del direttore sportivo interista Piero Ausilio, a portare in vantaggio la formazione di Stefano Vecchi ci ha pensato il difensore belga Vanheusden: bravo a battere il portiere Cerofolini, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. I viola hanno schierato in campo le giovani promesse Mlakar e Diakhate, mentre l'Inter si è affidata alla stella Pinamonti. E l'attaccante trentino, che ha già debuttato in Europa League e campionato proprio grazie a Pioli, è stato l'autore della rete del 2-0 al 69esimo: stacco in area di rigore, su cross di Emmers, e colpo di testa vincente della punta interista. A nulla è servito il 2-1 firmato da Sottil a 13 minuti dal termine. Prima del fischio finale e del trionfo dei ragazzi di Vecchi, è stata infatti ancora l'Inter ad andare molto vicina alla rete del 3-1. Grazie a questo successo, il primo dell'era Suning, il club milanese mette in bacheca l'ottavo tricolore Primavera.