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Inter, Podolski tra futuro, Mondiali e figli: “Non ne ho in giro, come altri giocatori”

Il tedesco in una intervista alla Bild ricorda il trionfo della Germania in Brasile e poi parla del presente nerazzurro: fatto di una sfida in particolare, la Champions League.
A cura di Alessio Pediglieri
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Vincere un Mondiale apre porte impensabili e opportunità prima mai sperate. Nel mondo dello sport, a livello economico e promozionale e nella vita privata. Si diventa, anche a proprio malgrado, protagonisti conosciuti e desiderati da sponsor, tifosi e fans. E' questo l'argomento principe che ha visto Lukas Podolski coinvolto in una intervista alla Bild fuori dai soliti canoni. Insieme al connazionale Pierre Littbarski perché loro due sono stati protagonisti negli ultimi due mondiali vinti dalla Germania, quello in Brasile nel 2014 e il penultimo a Italia 1990. Così ne è nata un'intervista particolare dove si sono toccati tutti gli argomenti, anche quello della sfera familiare e della nuova avventura professionale in nerazzurro che si concluderà con il ritorno di ‘Poldi' al Colonia il club cui è rimasto per sempre legato.

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Figli e Coppe del Mondo. "Io so per certo che mio figlio Louis è l'unico che ho". Con questa battuta Podolski stoppa subito la china pericolosa che il discorso stava prendendo grazie a Littbarski sulla sfera personale: "Alcune donne non sanno di chi è il figlio che portano in grembo, sanno solo che è di un campione del mondo. Vinto un mondiale ti si aprono porte impensabili" aveva detto l'ex trequartista campione del Mondo nel '90 creando più di un imbarazzo. Ma non a Re Poldi che si è dimostrato anche in questo caso tutto di un pezzo, un vero tedesco. "Il mio desiderio ora è che mio figlio possa diventare campione del mondo. Ha lo stesso talento che ho io, ma lui con il destro è più bravo", nessun'altra distrazione.

Champions con l'Inter. Come nel caso dell'Inter, la nuova avventura iniziata al meglio con l'appoggio dei tifosi e l'entusiasmo di un ambiente che ha spinto Podolski prima e Shaqiri poi verso la creazione di una nuova squadra, ambiziosa e competitiva: "Le mie prime impressioni sono ottime. Le prime settimane in una nuova squadra non sono facili, ma io sono soddisfatto delle mie prestazioni. Trovato il ritmo partita sarò utile alla squadra. Il nostro obiettivo è la Champions, ma è un compito difficile"

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