Inter-Parma 5-2, Stankovic: non siamo stanchi, Mourinho è il passato, ora guardiamo ai nuovi successi

Dejan Stankovic non segnava un gol ‘italiano' da piu' di un anno (17 ottobre 2009) e domenica pomeriggio si è sbloccato segnando ben tre: "Il mio compito è correre, lottare e solo se posso, anche segnare" dice il centrocampista serbo, il migliore nelle pagelle di Inter-Parma 5-2.
"Anche dopo il 3-1 dovevamo stare piu' tranquilli ed organizzati, ma il vero problema è stata la partenza" ricorda Stankovic ritornando sul vantaggio del Parma con il gol di Hernan Crespo: "eravamo molli, impauriti, tutti un po' come addormentati, e non solo perchè è dura mangiare la pastasciutta alle nove e un quarto del mattino…"
In Italia è la sua prima tripletta: "Con la Stella Rossa mi era gia' successo: al Marakanà contro il Proleter. Tre gol con quattro tiri, varra' per tutte le volte che ho preso pali, traverse, portieri oppure che la palla mi è rimbalzata male come mercoledì sera in Champions League. Adesso sono a 49 gol in serie A: magari faccio 50 venerdì contro la Lazio…"
Un giuramento di fedeltà, che ha ribadito gia' in settimana: Stankovic ha chiuso il suo calciomercato, promettendo di restare in nerazzurro fino alla fine della sua carriera. Perchè c'è gia' un altro traguardo importante da raggiungere, il Mondiale per Club, oramai alle porte, con un'Inter che sta recuperando piano piano i vari infortunati, sta ritrovando se stessa e che lascia alle spalle le polemiche e le illazioni di un gruppo con la ‘pancia piena', senza stimoli e stanco: "Noi spremuti e stanchi? Io posso dire che ero stanco mercoledì, che sono stanco oggi, ma perchè continuare a fare discorsi diversi? Mourinho è il passato, possiamo solo ringraziarlo , pero' ora bisogna vivere il presente. Oggi abbiamo vinto e le vittorie sono come la penicillina: curano tutti i problemi. Anche se il momento di difficoltà c'è, noi siamo comunque vivi".