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Inter, panchina bollente: dal 1994 esonerati ben tredici allenatori

Ultima chance per Frank de Boer, dopo la pesante sconfitta di Bergamo. Se dovesse saltare anche l’olandese, sarebbe l’ennesimo cambio sulla panchina nerazzurra da quando Massimo Moratti ha acquistato la società.
A cura di Alberto Pucci
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Nel weekend dove l'idolo José Mourinho viene preso a pallonate e il "Cholo" Simeone battuto di misura a Siviglia, Frank de Boer ha conosciuto la terza sconfitta consecutiva sulla panchina nerazzurra. Due schiaffoni violenti che hanno fatto girare la testa all'olandese e alimentato le voci di un suo possibile clamoroso esonero, alla vigilia della sfida contro il Torino dell'ex Mihajlovic. Le poche ore che separano Icardi e compagni dal match con i granata, hanno però sconsigliato al club milanese la decisione che tutti avevano già pronosticato. Avanti con de Boer, dunque. Ma fino a quando? L'ipotesi di un suo allontanamento anche in caso di vittoria con il Toro, rimane infatti più di un'ipotesi e se questo dovesse davvero accadere l'ex Ajax diventerebbe il 14esimo allenatore cacciato dal 1994 ad oggi.

Il primo fu Ottavio Bianchi

Dall'arrivo in società di Massimo Moratti, l'Inter ha cambiato ben tredici tecnici. Da Ottavio Bianchi a Roberto Mancini, la lista di chi è stato gentilmente invitato ad andarsene è infatti talmente lunga da far impallidire anche un "fuoriclasse dell'esonero" come Maurizio Zamparini. Tra coloro che hanno dovuto abbassare la testa davanti alla decisione della dirigenza, ci sono anche Luigi Simoni, Mirceau Lucescu, Marcello Lippi, Marco Tardelli, Hector Cuper, Rafa Benitez (scelto dopo il primo periodo di Mancini), Gian Piero Gasperini, Claudio Ranieri, Andrea Stramaccioni e Walter Mazzarri.

Nonostante sia arrivato solo in agosto, con l'aggravante di non aver potuto fare una preparazione adeguata e di non aver potuto metter becco sul mercato, Frank de Boer è già al "dentro o fuori" della sua prima esperienza italiana. Una situazione paradossale che, a pochi giorni dalla bufera Mauro Icardi, riporta al centro dell'attenzione le magagne della società interista: anch'essa non esente da colpe, in questo drammatico inizio di stagione.

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