Inter-Palermo 3-2, le pagelle: Pazzini un debutto con botto, Santon un disastro
Vittoria con rimonta e con gli uomini nuovi: Kharja e Pazzini, gli ultimi arrivati con la licenza di strabiliare. Così Leonardo e l'Inter hanno capovolto la gara con il Palermo, grazie ad un secondo tempo da cineteca. Peccato per i primi 45 minuti, con un blackout preoccupante.
Julio Cesar 7,5 – JC torna tra i pali quasi a sorpresa e il primo tempo lo ‘condanna' a critiche precoci. La ripresa però è da numero uno al mondo fermando Pastore dal dischetto e con un paio di balzi felini.
Ranocchia 5,5 – Deve prendee ancora le misure a San Siro: non impeccabile, nella ripresa sfiora anche l'erroraccio rischiando di compromettere la spelndida rimonta nerazzurra.
Santon 4,5 – Il ‘bimo prodigio' non c'è più: la doppia disattenzione in occasione dei gol rosanero è evidente (soprattutto nell'1-0 del Palermo). Leonardo lo lascia negli spogliatoi a meditare.
Zanetti 7 – il Capitano è sempre lui: duttile, caparbio, splendido tatticamente sia a centrocampo che in difesa.
Lucio 5,5 – Gara dal duplice aspetto: nel primo tempo è un disastro, poi è tra i più pericolosi in fase offensiva su palle inattive. Da rivedere la sua intesa con Ranocchia.
Maicon 7,5 – Il Colosso c'è e quando vuole, si vede. A tratti incontenibile, è uno dei pochi a non demeritare. Offre a Pazzini il traversone del 2-2 poi rischia ma è una spina nel fianco rosanero.
Kharja 6,5 – Entra e offre l'assist a pazzini per il momentaneo 1-2, poi si muove bene e diligente: è la prima gara ma non sembra subirne gli effetti.
Motta 5,5 – Un passo indietro: fatica quando il ritmo si alza e rincorre gli avversari spesso in ritardo. Commettendo qualche fallo di troppo.
Cambiasso 6,5 – Il professore dispensa una lezione riepilogativa: nessuna nuova dotta nozione, ma un ripasso su corsa e geometrie, l'abc del buon centrocampista.
Coutinho 5 – Perde su tutti i fronti la sfida a distanza con l'altro fantasista di giornata: Pastore. E dire che l'argentino sbaglia anche un rigore deterinante.
Pazzini 9 – Ha la maglia numero 7, quella dei laterali storici nerazzurri ma gioca e segna come i vecchi numeri 9: un debutto da incorniciare e far vedere ai nipotini. Milito stia attento…
Milito 5,5 – E' rientrato anticipando le marce e si vede: non è il Milito di un anno fa e sbaglia anche le cose più semplici. Gli manca la tranquillità e una forma fisica che lo supporti al meglio.
Eto'o 7 – Lui c'è sempre ed impressiona per come attacca sulla sua fascia dal primo all'ultimo minuto. Le gerarchie gli consegnano un rigore ottenuto da Pazzini con cui si trova alla perfezione.
Allenatore Leonardo 8 – Si affida alla ‘vecchia guardia', con i nuovi tutti in pachina e rilanciando Coutinho titolare. Un azzardo che paga a caro prezzo ma ha il coraggio di cambiare nella ripresa: tre punte in campo, Kharja al posto di Santon e l'Inter vince. Il merito è anche suo per averci creduto fino alla fine.