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Inter – Palermo 3-2: i gol di Miccoli, Nocerino, Pazzini ed Eto’o

3-2 tra Inter e Palermo, siglati da Miccoli e Nocerino prima, da Pazzini ed Eto’o poi.
A cura di Giuseppe Senese
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Inter - Palermo 3-2: il video dei gol di Miccoli, Nocerino, Pazzini ed Eto'o

Inter (4-4-1-2): Julio Cesar, Maicon, Ranocchia, Lucio, Santon (46′ Kharja), Zanetti, Cambiasso (79′ Obi), Thiago Motta, Coutinho (46′ Pazzini), Eto'o, Milito. Panchina: Orlandoni, Materazzi, Natalino, Pandev. All. Leonardo

Palermo (4-3-2-1): Sirigu, Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti, Migliaccio, Bacinovic, Nocerino, Ilicic, Pastore, Miccoli (64′ Kasami). A disp.: Benussi, Darmian, Andelkovic, Liverani, Kurtic, Nappello. All. Rossi

Arbitro: Rizzoli

Marcatori: 5′ Miccoli (P), 36′ Nocerino (P), 57′ e 73′ Pazzini (I), 76′ (rig.) Eto’o (I)

Ammoniti: Bacinovic (P), Sirigu (P), Thiago Motta (I), Munoz (P), Eto’o (I), Kharja (I)

Nell'arco della sua storia recente, l'Inter è stata protagonista nel suo stadio di rimonte pazzesche, e questo 3-2 si aggiunge al lungo e prestigioso elenco di "remuntade" impossibili. Il neoacquisto dei nerazzurri, Giampaolo Pazzini, s'è presentato in maniera davvero perfetta al cospetto dei suoi nuovi tifosi, siglando una doppietta e procurandosi il rigore del definitivo 3-2.

L'ex attaccante della Sampdoria ha praticamente deciso la partita da solo, evidenziando per l'ennesima volta i limiti della retroguardia palermitana, una delle peggiori per quanto concerne il rendimento esterno. Il Palermo, tuttavia, non ha affatto demeritato: lo 0-2 scaturito dalle reti di Miccoli e Nocerino avrebbe potuto assumere proporzioni ben più grandi, ma gli attaccanti rosanero non hanno saputo sfruttare il resto delle occasioni avute.

Pastore è stato il protagonista in negativo di tale rammarico: sull'1-2, il suo rigore avrebbe potuto chiudere definitivamente il match, ma l'errore dal dischetto ha dato nuova linfa vitale ai nerazzurri, che hanno riagguantato il punteggio per poi ottenere l'ennesima vittoria in rimonta. Leonardo può ritenersi soddisfatto dei suoi, non tanto sotto il profilo difensivo, ma certamente per quello caratteriale.

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