Inter, nuovo contatto con Marotta: da novembre l’ufficialità del nuovo mandato?
L'addio annunciato di Beppe Marotta alla Juventus è oramai una notizia masticata e digerita: il club ha subito annunciato che se ne è fatto una ragione, per motivi di rilancio e di rinnovo dai piani alti alle più basse sfere societarie mentre il primo dirigente italiano ha salutato tutti senza dir nulla sul proprio avvenire. Ed è questo il tema caldo, che tiene banco ora e sarà al centro del gossip dal prossimo 25 ottobre.
Da fine mese, infatti, sarà ufficiale: Beppe Marotta senza lavoro. Un disoccupato di lusso, un esubero del nostro calcio, divenuto tale per volontà concorde dello stesso e del club che per un decennio gli ha elargito uno stipendio venendo ripagato da vittorie e successi già entrati nella storia.
FIGC lontana, Inter più vicina
La domanda dunque è lecita? Marotta non resterà senza impiego a lungo, dunque: dove andrà? La strada che porta alla Federcalcio è stretta, tortuosa e in salita. Lo stesso Marotta l'ha smentita categoricamente, ponendovi una pietra. E' troppo prematuro, c'è ancora voglia di sfidare la sorte e nuove avventure. Come quella dell'Inter, società in ascesa, con una proprietà forte e pronta a rilanciarsi sportivamente e imprenditorialmente.
Secondo contatto: c'è la proposta
I contatti ci sono. Dopo le voci iniziali che avevano subito aperto le porte ad una collaborazione con Suning, mai confermate né smentite dai diretti interessati, adesso si sarebbe entrati nella seconda fase. Un primo contatto, informale, era avvenuto in FIGC, con un confronto cordiale tra Marotta e Zhang jr, poi proseguito per vie private al telefono.
La sfida nella sfida: contro la Juve
Poi, il nulla. Fino ad oggi, quando si sta delineando un secondo confronto, più concreto, decisivo. Sungin ha predisposto l'eventuale inserimento di Marotta ed è pronto ad offrire all'interessato un ruolo che al momento nella società nerazzurra latita: non ci sarebbe stata sovrapposizione con i vari Antonello, Gardini e Ausilio, e negli scorsi giorni c'è stato un secondo confronto. Per provare a sfidare il proprio passato, togliendo l'egemonia bianconera dal calcio italiano.
