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Inter, Moratti: “Thohir non è come me, giusto continuare con Mazzarri”

A margine dell’assemblea dei soci di quest’oggi a Milano, l’ex patron nerazzurro ammette: “Con me Mazzarri non sarebbe resistito”. Il progetto di Thohir invece continua malgrado tutto e tutti: fiducia e monitoraggio.
A cura di Alessio Pediglieri
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C'è chi giura che se ci fosse stato Massimo Moratti ancora in sella all'Inter a quest'ora Walter Mazzarri sarebbe nella sua Livorno a riposare. Invece, con Erick Thohir il tecnico nerazzurro appare ancora saldamente al comando malgrado la sua squadra non stia ottenendo risultati brillanti. Per il tycoon nerazzurro non si può scardinare un progetto tecnico dopo qualche mese e un paio di risultati pessimi. La mentalità è quella di continuare, insistere, dare chances e possibilità di riscatto. Insomma, permettere ai propri uomini di dimostrare di valere il posto che ricoprono. Diametralmente opposto alla gestione Moratti quando l'allenatore era sempre sulla graticola e venivano cambiati ad ogni soffio di vento contrario. Ad ammetterlo è stato lo stesso ex presidente dopo l'assemblea dei soci nerazzurri tenutasi a Milano dove ha presenziato anche il numero uno indonesiano. Lui non trattenne Mancini e Mourinho, i capisaldi della rinascita nerazzurra del post Calciopoli, figuriamoci la fine che avrebbe fatto Mazzarri oggi.

Il mangia allenatori confessa. Il presidente onorario dell'Inter ha sofferto, imprecato ed esultato ieri in tribuna a San Siro durante Inter-Napoli accanto a Erick Thohir il nuovo proprietario nerazzurro. Un po' come ai vecchi tempi quando la società era in mano al petroliere milanese. Quando chi sbagliava aveva spesso le ore contate e i ribaltoni si susseguivano senza freni. Sia in campagna acquisti sia sulla panchina. Bastava che i risultati non arrivassero, che la piazza mormorasse, che la critica si facesse da venticello a vortice: "Mazzarri sarebbe già esonerato con me? Io sono un pessimo esempio, ho mandato via un allenatore che aveva vinto il campionato due giorni prima, non sono da prendere come esempio".

Elogio a Erick. La realtà e il presente porta il nome e il volto di Thohir che ha da poco festeggiato l'anno di presidenza. Moratti ne condivide le scelte e si trasforma in suo primo sponsor: "Thohir più interista? Credo di sì, quando sei nelle posizioni di grande responsabilità lo diventi. Lo è decisamente, è molto preoccupato sempre prima delle gare, come ogni tifoso.Un anno di Thohir? Lui è una persona seria, ha lavorato con attenzione in tutti i settori, fa tesoro delle esperienze. Credo che non ci sia da lamentarsi. Bisogna avere fiducia, magari ci vorrà del tempo per ottenere dei risultati, ma alcuni buoni già ci sono".

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