Inter, Moratti su Guido Rossi: “Durante Calciopoli non ci siamo mai sentiti”

Dopo le condoglianze alla famiglia, il mondo Inter ricorda Guido Rossi: ex membro del consiglio d'amministrazione nerazzurro e personaggio principale durante i giorni movimentati di Calciopoli. A scendere in campo per lasciare il suo personale omaggio al noto giurista e avvocato milanese, è arrivato nelle ultime ore anche Massimo Moratti. Intervistato dal "Corriere della Sera" e da "Il Giorno", l'ex presidente del club lombardo ha parlato del suo rapporto con Rossi: "Era una bella persona, tutti conoscono il suo spessore di giurista e avvocato, le sue capacità e la sua professionalità – ha dichiarato l'ex patron nerazzurro – Aveva un’intelligenza creativa, era capace di essere concreto e visionario. Mi resta il ricordo della sua affettuosissima amicizia".
Le polemiche di Calciopoli
Contestato per le sue decisioni durante Calciopoli e messo in croce dalle insinuazioni per l'assegnazione all'Inter dello scudetto 2006, Rossi ha trovato in Moratti uno dei tanti difensori: "Da presidente della Federazione si comportò in maniera esemplare. Affidò il caso Calciopoli al giurista Cesare Ruperto e le decisioni che vennero prese furono confermate da tutti i tribunali. Quando lasciò la presidenza della Figc mi disse: sei stato l’unico presidente che non mi ha mai chiamato. Ed è stato proprio cosi. Non l'ho chiamato nemmeno per un consiglio. Niente, ripeto. Quando assegnò lo scudetto a tavolino all'Inter e mandò in Serie B la Juventus, penalizzando il Milan, in quel periodo non ci siamo mai sentiti". Da tempo malato, Guido Rossi si è spento all'età di 86 anni nella sua abitazione milanese. A piangerlo la moglie Francesca e le figlie Sara, Livia e Alessandra. Si è sempre dichiarato Ateo e proprio per questo non verrà celebrato il suo funerale.