Inter, Mondiale per Club, Zanetti: e ora scriviamo la storia

Javier Zanetti, il Capitano del Triplete, in occasione del Team Media Day di Appiano Gentile di mercoledì, in vista del Mondiale per club in programma dall'8 al 18 dicembre ad Abu Dhabi, ha sottolineato l'importanza di un evento unico nella storia del Club ma anche a livello personale.
"Arrivare a questo appuntamento dà molto prestigio, ci teniamo tantissimo al Mondiale per club perchè vincerlo vuol dire scrivere ancora la storia di questa società e, come capitano di questa Inter, mi piacerebbe tantissimo tonare a Milano con questo trofeo così importante".
Il capitano nerazzurro suona la carica, senza timore per le avversarie che ci saranno sul cammino dell'Inter: "Le avversarie le studieremo in questi giorni. Personalmente – continua Javier Zanetti – posso dire che la squadra messicana (il Pachuca, ndr) e quella brasiliana (l'Internacional di Porto Alegre, ndr) sono molto forti. Il calcio messicano è cresciuto tantissimo, quello brasiliano lo conosciamo bene e sappiamo che tutti ci tengono ad arrivare fino in fondo".
Malgrado gli avversari, pero' l'Inter non lascerà nulla di intentato, anzi: la Coppa deve tornare in Corso Vittorio Emanuele, dopo piu' di 40 anni di latitanza. Così come ha ricordato Benitez, il merito è di tutti, non solo di Mourinho: "Per noi sarebbe vincere sarebbe il modo migliore per chiudere un anno di grandi successi e, nella testa di tutti noi, c'è questo pensiero, vogliamo regalare questa coppa a questa grande società".
A livello personale, Zanetti assicura pero' che il Mondiale per club non rappresenta una rivincita per la Coppa del Mondo non giocata con la maglia della sua Argentina, con Diego Armando Maradona che evito' di convocare lui e Cambiasso. "In me non c'è nessun motivo di rivalsa, io sono soltanto molto orgoglioso di indossare la fascia di capitano di questa grande famiglia, è una grande responsabilità, ma è anche molto bella".