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Inter-Milan: derby ad alta tensione

La Milano calcistica, questa sera, si gioca tutto: possibilità Scudetto, Europa, orgoglio e, soprattutto, supremazia cittadina. Ecco perché nel derby milanese, oggi più che mai, il pareggio non serve a nulla!
A cura di Alberto Pucci
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Milan - Inter

Storia infinita – Una rivalità che resiste nel tempo e che, ogni anno, diventa sempre più grande. Sin dagli albori, sin dai “famosi” transfughi di quella che una volta era l’unica squadra di Milano (il Milan appunto), che diedero vita all’Internazionale FC: alternativa in nerazzurro della societa nata in una famosa (a quel tempo) fiaschetteria nel centro di Milano. Ogni anno, i due derby, sono un “campionato nel campionato”. Equivalgono ad un trofeo stagionale, ad un obiettivo da “portare a casa” a tutti i costi. Una doppia vittoria nel derby, in alcuni casi, potrebbe addirittura salvare una stagione da “zeru tituli”. Il pareggio invece, come insegnano in Inghilterra, dà le stesse emozioni di un bacio dato alla sorella. A meno che non si tratti di un pareggio “europeo”, magari con gol in trasferta come quello del Maggio 2003 (1 a 1 in casa dell’Inter con gol di Shevchenko e Martins). Non ci sono derby dal valore insignificante, neanche quelli giocati in calde sere d’estate, dove le partite durano solo 45 minuti. Il derby è sempre il derby e, quest’anno, vale (se è possibile) ancora di più.

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Europa e Scudetto – Inter e Milan, arrivano al derby con stati d’animo e obiettivi diversi. I nerazzurri ci arrivano dopo la sconfitta di Parma: dolorosa e, probabilmente, inaspettata. Stramaccioni si gioca la panchina ed un posto in Europa league, competizione forse poco apprezzata dai tifosi interisti, ma pur sempre di prestigio. Il Milan di Allegri, dopo la doppia vittoria in pochi giorni, ha in mano le ultime carte scudetto, grazie alla papera di Buffon ed al gol di Bertolacci. San Siro, come sempre, sarà pieno e coreograficamente suggestivo. Non si è mai visto un derby, dove le curve non abbiano dato spettacolo. A volte in maniera anche indimenticabile, con coreografie ed idee originali e spettacolari, frutto di settimane di lavoro per decine e decine di ragazzi.

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Casa Inter – Passata la bufera “Giovinco”, Stramaccioni proverà a rifarsi stasera schierando la miglior Inter possibile. Insieme agli indisponibili Chivu e Forlan, “Strama” dovrà però fare a meno anche di Stankovic, operato ieri a Pavia al tendine d’achille e, probabilmente, disponibile per l’inizio della nuova stagione. In settimana c’era stata un po’ di preoccupazione per Zanetti, Alzarez, Guarin e Sneijder, che avevano lavorato a parte. Dubbi spariti: ci saranno tutti, con l’olandese dietro le due punte, che dovrebbero essere Milito e Zarate. Serata suggestiva per Ivan Ramiro Cordoba che, in settimana, aveva comunicato il suo addio. Questa sera, per lui, l’ultimo saluto alla tifoseria nerazzurra. Inter che, dunque, dovrebbe scendere in campo con questa formazione: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Guarin, Cambiasso, Zanetti, Sneijder, Milito e Zarate.

Milan - Atalanta

Situazione Milan – Parlategli di tutto, tranne che di infortunati. Massimiliano Allegri, come ormai diventata consuetudine, si ritrova a fare i conti con chi non potrà scendere in campo stasera. Sfumata l’ipotesi di rivedere Thiago Silva, il tecnico livornese starebbe meditando Yepes, e non Mexes, centrale a fianco di Nesta, con Bonera dirottato a destra. Confermato l’ex Muntari, insieme a Van Bommel e Nocerino in mezzo al campo, mentre in attacco dovrebbe inizialmente partire dalla panchina Antonio Cassano, sfiancato da due partite in pochi giorni. Al suo posto Robinho a far coppia con Ibrahimovic, con Boateng alle loro spalle. Allegri schiererà un 4-3-1-2, così composto: Abbiati, Abate, Nesta, Yepes, Bonera, Nocerino, Van Bommel, Muntari, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.

Rassegna storica Derby Milan-Inter

Precedenti, numeri e curiosità – L’ultimo derby disputato in casa dell’Inter, nel novembre 2010, finì 0 a 1 in favore del Milan, con Allegri che festeggiò al rigore decisivo di Ibra.

“ Impossibile dire chi sia avvantaggiato in una partita senza pronostico il derby! ”
Gianni Rivera
L’ultimo successo nerazzurro risale al 24 gennaio 2010 quando Milito e Pandev regalarono la vittoria allo Special One. Erano i tempi di Leonardo tecnico del Milan. Oggi, invece, Allegri giocherà il suo quinto derby e lo farà contro il quinto tecnico interista differente; i precedenti contro Benitez, Leonardo, Gasperini sono stati favorevoli al tecnico livornese, mentre la sfida dell’andata è stata vinta da Ranieri. Oltre all’ultima partita di Cordoba (per lui dovrebbe esserci un futuro da dirigente), nell’Inter ci saranno anche da festeggiare le trecento presenze in nerazzurro di Julio Cesar (al suo ultimo derby?), protagonista indimenticabile di tutti i trionfi interisti e decisivo nell’anno del Triplete di Mourinho. Arbitrerà Nicola Rizzoli al suo quinto derby della “Madonnina”. Precedenti, con l’arbitro bolognese, in perfetto equilibrio: 2 vittorie Milan e due vittorie Inter. Manca solo il risultato di parità. Proprio il “segno” che ha messo Antonio Conte sulla sua personalissima schedina!

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