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Inter, Mazzarri sotto esame: Europa o esonero

Il tycoon indonesiano è pronto a rivoluzionare anche la guida tecnica in caso non si raggiungesse il quinto posto, pass per l’Europa League. Obiettivo minimo da cui ripartire e ricostruire il futuro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Finisse oggi, Walter Mazzarri avrebbe il posto assicurato e il futuro garantito in nerazzurro grazie al quinto posto in classifica che permetterebbe all'Inter di rientrare in Europa attraverso la finestrella dell'Europa League. Il minimo sindacale per il presidente Thohir che a Natale aveva chiesto di arrivare almeno terzi, sperando nei preliminari di Champions, obiettivo poi venuto meno malgrado l'entusiasmo del neo presidente indonesiano davanti ai risultati tutt'altro che confortanti da parte della squadra. Ma adesso i problemi invece di diminuire sembrano aumentare perché se davanti Fiorentina e Napoli sono oramai irraggiungibili, è dietro che bisogna guardare: Parma, Lazio, Atalanta e Hellas Verona fanno paura.

Fiducia a tempo – "Il mio passato insegna che non amo esonerare i miei tecnici, se avessi voluto mandare via Mazzarri lo avrei fatto due mesi fa. Il tecnico stia sereno". Erick Thohir non ha avuto mezze parole anche dopo l'ennesima delusione contro il Bologna che ha obbligato l'Inter ad un pareggio incolore a San Siro. Il neo presidente ha già dimostrato di far parlare i fatti, ridisegnando la sfera dirigenziale optando per scelte dure e precise (Branca insegna) e di avere le idee chiare anche dal punto di vista della squadra e della rosa a disposizione. La volontà di mettere sempre più spesso Mauro Icardi in campo al fianco di Palacio, il non aver voluto cedere il giovane Kovacic a gennaio, l'acquisto di Vidic, le continue voci di mercato per una rosa giovane e competitiva sono tutti elementi chiari. Così come la fiducia al tecnico livornese.

Conditio sine qua non – Tuttavia anche Mazzarri è sotto osservazione per queste ultime sei giornate visto che i preliminari di Europa League (leggasi sesto posto) sarebbero letti come una sconfitta tale da dover rivalutare altre candidature sulla panchina nerazzurra. Anche perchè per Thohir l'Inter è anche un'azienda da far conoscere e ottimizzare, un brand su cui lavorare per ottenere ricavi importanti e se l'Europa dovesse passare per i turni di agosto salterebbe la tournèe americana già da tempo organizzata e che sarebbe un mancato introito economico inaccettabile. Il tycoon indonesiano ha fatto già più volte capire di voler rivoluzionare l'Inter, portando in società i suoi uomini di fiducia e Mazzarri non è stato scelto da Thohir bensì da Moratti dopo che poco tempo prima l'ex presidente nerazzurro aveva rinnovato la fiducia a Stramaccioni. Anche questo aspetto non è secondario e il buon Walter lo sa benissimo.

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