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Inter, Mazzarri scomoda il Trap e mette le mani avanti: “Non dire gatto…”

Alla vigilia dell’importante impegno europeo, il tecnico nerazzurro tiene alta la tensione, nonostante la goleada in Islanda: “Scordiamoci il vantaggio e giochiamo da Inter!”.
A cura di Alberto Pucci
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I numeri sono tutti dalla sua parte. Walter Mazzarri ha diversi motivi per approcciare sorridendo al ritorno del preliminare di Europa League: dal 3 a 0 rifilato all'andata, al malcapitato avversario islandese, fino ai 35mila spettatori che riempiranno gli spalti del "Meazza". Per l'esordio ufficiale della nuova Inter, infatti, il pubblico nerazzurro ha risposto alla grande. E' tanta la voglia di vedere all'opera i nuovi arrivati e i vecchi eroi della scorsa stagione. Prima contro lo Stjarnan, poi nella temibile trasferta di Torino, il pubblico interista vuol tastare il polso al nuovo biscione: "Non vorrei fare paragoni con la scorsa stagione – ha dichiarato Mazzarri, in conferenza stampa – L'anno scorso siamo arrivati quinti ma, quest'anno, voglio inculcare nei ragazzi la mentalità di vincerle tutte. I tifosi? Sarà di sicuro una bellissima atmosfera e spero che ci aiutino a superare il turno. Mi hanno sempre chiesto di vedere una squadra che non molla mai, che è unita. Ho chiesto ai ragazzi di scordare il vantaggio, e di fare una partita da Inter. Non dobbiamo dare nulla per scontato perché, come ha sempre detto Trapattoni "Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco". Al Torino, penseremo dopo la gara di Europa League".

Il mercato e la visita di Antonio Conte – E' stata una vigilia movimentata quella dell'allenatore ex Napoli. Ad Appiano Gentile, dopo la mattinata passata a Milanello, è arrivato anche Antonio Conte: "Sono contento per lui e per il suo incarico – ha detto Mazzarri – Lo accoglierò con grande calore e mi metterò al servizio della Nazionale, come tutti dovrebbero fare". Detto, fatto. Il ct azzurro ed il suo ex rivale hanno parlato a lungo, nel silenzio della Pinetina, davanti agli sguardi interessati di Ranocchia e Osvaldo: anche loro "catechizzati" da Conte. Seppellita l'ascia di guerra con l'ex tecnico della Juventus, Mazzarri ha poi chiuso la coerenza stampa parlando di mercato: "La società sa come la penso. Ho chiesto di avere doppi ruoli, possibilmente 22 giocatori che possano giocare tutti da titolari. Non voglio una rosa più ampia, perché si disperdono energie e giocatori di valore".

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