Inter, Mazzarri a rischio esonero

L'Inter arranca in campionato e Mazzarri trema. Lui a mordere la bottiglietta, la società a mordersi le mani sopo l'ennesimo flop contro il Livorno. Quel pareggio rocambolesco e beffardo (incredibile l'errore commesso da Guarin in disimpegno) ha alimentato crisi e perplessità sulla tenuta di una squadra che, a differenza delle passate esperienze, poco o nulla ha ereditato dal carattere dell'allenatore. A Reggio Calabria Mazzarri costruì un ‘piccolo' miracolo chiamato salvezza, ottenuto nonostante una penalizzazione durissima (-15). Il suo Napoli divenne famoso perché mai mollava ed era capace di ribaltare le partite anche in pieno recupero: determinazione e fisicità. Questa Inter, la sua Inter, è la brutta copia delle avventure precedenti. Attenuanti generiche: rosa assemblata male, calciatori infortunati, rigori negati (tanto da battere ogni record) e una dose di sfortuna a far da zavorra. Sul banco degli imputati, però, il tecnico c'è da qualche settimana: la sconfitta a San Siro con l'Atalanta, il pareggio con l'Udinese il pasticcio del ‘Picchi' lo hanno messo in discussione. E allora no Europa, no Mazzarri.
Laudrup e De Boer. Nemmeno il contratto fino al 2015 basterà a tutelare l'allenatore, considerata anche la preferenza del presidente Thohir che sembra avere una predilezione per De Boer (Ajax) e Laudrup (ex Swansea), entrambi venuti alla ribalta per il buon rendimento e le prestazioni delle loro squadre.