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Inter, Mancini: “La Juve? Temo Pirlo. Per Podolski attendo il transfer”

Il tedesco, comunque, partirà dalla panchina per il dolore alla caviglia. Si punterà su Hernanes e su schemi duttili per fermare il pericolo numero uno: Pirlo. E sul mercato si spera in Shaqiri, si aspetta Susic e non ci si illude per Lavezzi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Grande rispetto per gli avversari, anche perché alla Juventus Roberto Mancini si era anche proposto nel periodo più difficile dei bianconeri. Poi, la società torinese ha fatto altre scelte ed ha saputo ritornare grande, la più grande in Italia grazie al lavoro di Antonio Conte e alle vittorie conseguite. Tre volte campione d'Italia e ancora oggi, con la guida Allegri, prima della classe. Insomma, un avversario ‘impossibile' almeno sulla carta soprattutto per un'Inter che sta ancora scrollandosi di dosso le tossine di Mazzarri e di una prima parte di stagione deludente. Ovviamente i nerazzurri partono senza i favori della vigilia con un gap rispetto alla Juventus sia in punti in classifica (imbarazzanti) che da un punto di vista tecnico. Colmato in parte dall'arrivo di Podolski che però potrebbe anche non essere a disposizione se non arriverà l'ok da parte della Federcalcio per poterlo schierare in campo. E proprio sul tedesco ex Arsenal le speranze di Mancini sono riposte in modo particolare: "Abbiamo preparato la partita senza di lui, ma se dovesse arrivare il transfer andrà in panchina. Ha questo problema alla caviglia, ma l'ho visto molto meglio e potrebbe essere pronto".

Podolski ora, Shaqiri poi, Lavezzi mai. Da Podolski al mercato il passo è piccolo e Mancini non si nasconde dietro un semplice no comment: "Vorrei due esterni, Podolski è un buonissimo giocatore e potrà darci una mano. Ha ancora tanti anni davanti, ha 29 anni. Shaqiri? Lui è del Bayern Monaco, un club importante ed è un giocatore che potrebbe fare al caso nostro. E' un profilo per il futuro che stiamo valutando, può giocare sia come esterno che come seconda punta. Shaqiri è un'altra opzione per noi, ma non so cosa possa accadere. Podolski ha giocato con l'Arsenal, è importante. Sarà molto difficile per Lavezzi, vedremo cosa accadrà al PSG, Susic invece ha tantissime qualità e potrebbe essere una soluzione per il futuro".

Schemi nuovi e Hernanes, per fermre Pirlo. Poi, concentrazione sulla Juventus, una squadra che potrebbe decidere il destino interista da qui a fine anno: "Per domani Pirlo sarà il punto forte della Juventus, poi Carlos è molto pericoloso. Lui è imprevedibile e lotta contro tutti, ha fatto tanti gol. Loro giocano bene, per vincere dovremo essere perfetti. Non so se utilizzeremo il 4-2-3-1, poi se dovessero arrivare dei nuovi giocatori vedremo la soluzione migliore. Hernanes è un giocatore che dal centrocampo in su può ricoprire tutti i ruoli. Non c'è un modo in particolare per batterla, dovremo essere solamente molto bravi noi. Vediamo, può succedere di tutto. La solidità della squadra parte dalla difesa. Se la difesa è compatta la squadra può essere molto più offensiva, piano piano spero che le cose possano migliorare ancora di più, senza commettere errori di paura".

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