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Inter, Mancini: “Icardi? Quando uno segna deve esultare”

Il tecnico soddisfatto dopo la bella vittoria dell’Inter sul Palermo per 3 a 0 ha commentato anche la prova dell’argentino autore di una doppietta.
A cura di Marco Beltrami
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Roberto Mancini torna a sorridere. L’Inter nel posticipo domenicale della 22° giornata di Serie A ha battuto il Palermo con un perentorio 3 a 0 grazie ai gol di Guarin e alla doppietta di Icardi. Un evidente passo in avanti dopo i deludenti risultati delle ultime uscite che non possono che far guardare con ottimismo al futuro il tecnico interista: “Quella di questa sera è un'Inter vicina a quella ideale. Quando vinci le cose sono diverse ma anche con Napoli e Sassuolo abbiamo fatto bene. Solo ad Empoli le cose sono andate male. Ci è mancato il gol nelle altre occasioni, ma stasera dopo Napoli è stata un'altra grande prestazione. Siamo guariti? Speriamo di sì, dobbiamo continuare a lavorare bene, perchè le cose stanno iniziando a girare. Commettiamo errori spesso. Anche a Napoli abbiamo preso 5 contropiedi su 5 errori. Dobbiamo migliorare, perchè spesso tutto nasce da sbagli nostri”.

Icardi e l'esultanza mancata

Una battuta anche su Mauro Icardi autore di una prova positiva impreziosita da una gran doppietta. Il centravanti però ha preferito non esultare, dopo il battibecco con la tifoseria nel post di Sassuolo-Inter. Queste le parole di Mancini a Sky:“Icardi? Quando uno fa gol deve esultare sempre. Gli manca un po' di felicità? Non credo, è uno strascico di domenica. Alla fine comunque l'importante sono i gol e gli applausi dei tifosi".

Risposte positive per il Mancio

Una battuta anche sui singoli, in una serata in cui tutto è andato per il verso giusto: “Guarin gioca bene anche a due. Spesso si perde quando ha il pallone, ma è bravo oltre che forte fisicamente e può giocare sempre, non ci sono problemi. Medel è perfetto come vertice basso, e va benissimo. Brozovic? Tutti hanno bisogno di ambientarsi e non è al top. Ma ha grandi qualità e siamo felici di averlo preso. Gioca a due tocchi e sa anche inserirsi. Credo sia importante l'atteggiamento. Forse a tre siamo più coperti e abbiamo un po' più soluzioni, ma avevamo giocato bene anche col 4-2-3-1″.

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