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Inter, Mancini: “Ennesima sagra degli errori, ma continuiamo a lavorare”

Per il tecnico nerazzurro è stata una sconfitta costruttiva che può servire a far crescere il gruppo: “E con Thohir ci incontreremo per pianificare il futuro”. Che sarà costituito da una intensa estate di mercato.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una sconfitta che sa di resa. Soprattutto per l'Europa League a due turni dalla fine. Zero punti a San Siro contro la Juventus, dopo essere passati in vantaggio e aver sfiorato più volte il raddoppio, sono uno stop duro da digerire ma necessario per ritornare alla realtà. Fatta senza la qualificazione europea a meno di un miracolo sportivo negli ultimi 180 minuti di campionato. Per Roberto Mancini non c'è però molto da recriminare ben conoscendo la rosa che ha a disposizione e le assenze che oggi sono pesate moltissimo come quelle di Hernanes e Guarin. Nulla da gettare al vento però, perché la strada del lavoro passa anche attraverso le delusioni e una pianificazione che dovrà guardare al lungo termine per ritornare al vertice.

Per Mancini il bicchiere è più mezzo vuoto che pieno. Tanti – troppi – errori non solo in occasione dei due gol presi che pesano sulla responsabilità dei singoli. Per il tecnico jesino il problema di fondo è stata l'ennesima occasione fallita in una partita che l'Inter doveva chiudere nei primi 45 minuti sul 3-0: "Nel primo tempo abbiamo giocato bene, non dovevamo chiuderlo sull’uno pari ma due o tre a zero. Quando hai tante e non le sfrutti poi paghi. Quando giochi queste partite non basta fare meglio dell’avversario, bisogna segnare. Il divario con le altre squadre non è tanto ampio e se facciamo le cose bene può diminuire ancora. La Juventus in questo momento è la più forte di tutti, ma le cose durante un campionato possono cambiare"

L'obiettivo Europa League però sembra essere sfuggito di mano, definitivamente. Mancini non sembra curarsene per un progetto a lungo termine. Anzi, sconfitte fastidiose come questa permettono al gruppo di imparare tante cose e di non commettere gli stessi errori in futuro: "Gare come queste oltre ad alzare il tasso tecnico della squadra aiuterebbero anche a crescere. Quando un ragazzo gioca con un grande campione deve fare qualcosa di più. Il “Meazza” pesa un po’ troppo, dobbiamo lavorarci. San Siro è casa nostra, troppe partite casalinghe sono andate male perché soffriamo troppo. Non sono giù di morale, ma c’è tanto da lavorare. L’Europa League è difficile, ma non cambia il nostro futuro. Dobbiamo creare qualcosa di importante e lo facciamo lavorando. Servono giocatori d’esperienza che alzano il livello tecnico della squadra"

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