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Inter, Icardi non esulta? Il problema pare il rinnovo che tarda ad arrivare

Lasciati alle spalle i problemi con i tifosi, Maurito chiede ora più considerazione da parte del club e un rinnovo contrattuale all’altezza delle sue giocate. Ausilio nega il problema: “Non c’entra niente il contratto!”.
A cura di Alberto Pucci
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Nel bene o nel male, si parla sempre di lui. Il volto di Maurito Icardi continua ad essere la copertina dell'Inter. Finito in prima pagina pochi giorni fa, dopo l'incredibile sconfitta di Reggio Emilia e la successiva discussione con i propri tifosi, l'argentino si è preso il "titolo" principale anche stamane dopo la doppietta che ha steso un coraggioso Palermo. In un clima di contestazione generale, che ha coinvolto tutto e tutti, Icardi era chiamato a cancellare la brutta pagina del "Mapei Stadium" e a ritrovare la serenità e la gioia di segnare con la maglia nerazzurra. Obiettivo centrato soltanto parzialmente. L'attaccante si è battuto, ha dimostrato attaccamento alla maglia, ma ha evitato di esultare dopo i due gol mettendo in mostra un certo fastidio. Un comportamento che, a quanto pare, potrebbe non dipendere dalla bufera scoppiata con i suoi stessi tifosi, ma da uno stallo con la società nerazzurra in merito al rinnovo contrattuale. La trattativa tra l'Inter e l'agente del giocatore, infatti, pare essersi bloccata. Icardi, che ha un contratto fino al 2018 e uno "stipendio" di un milione di euro all'anno, sperava che il club nerazzurro facesse il primo passo per valorizzare le sue qualità e adeguare il suo ingaggio: desiderio che, però, è ancora ben lontano dall'essere messo in pratica. Il procuratore di Icardi avrebbe chiesto un ritocco economico fino a tre milioni, con allungamento del contratto al 2019. Una proposta rigettata dal club milanese che si sarebbe fermato a due milioni.

Muto davanti al "Mudo" – Indisponente ma anche indispensabile, Maurito Icardi è l'anima (rock) dell'Inter 2.0 di Roberto Mancini. Difficile fare a meno dell'argentino, nonostante i suoi mal di pancia, i suoi comportamenti stravaganti ed il suo look da "particolare" ("Sono tamarro, fatevi i ca… vostri", frase dello stesso Maurito, rilasciata ai colleghi di Sport Week). Da uno che spesso "urla" al mondo, via Twitter, la sua indole da ragazzino terribile ci si aspettava altro dopo la doppietta contro i rosanero. Invece Icardi è riuscito a far rumore, anche rimanendo zitto proprio davanti al "Mudo" Vazquez e alla stellina Dybala: giocatore che, in molti, vedono come suo antagonista in maglia interista. Dietro alla scelta dell'Inter di congelare la trattativa con Icardi, potrebbe esserci anche anche un eventuale interesse verso la punta del Palermo che, in questa stagione, è esplosa definitivamente mettendo in mostra giocate e gol da grande campione. Il problema di Ausilio e Fassone è, però, quello del prezzo. Con Zamparini non si scherza e per arrivare a Dybala potrebbero servire più di 25 milioni di euro: soldi che l'Inter potrebbe incassare proprio cedendo Maurito Icardi.

La smentita di Ausilio – Premiato come miglior direttore sportivo, durante i "TMW Awards", il dirigente nerazzurro è tornato sulla vicenda dell'attaccante argentino: "E' un ragazzo istintivo e se non gioisce non c'entra il rinnovo – ha detto il ds interista – Mancini ha ragione, quando segna dovrebbe esultare. Il suo contratto? Ovvio che non esiste un giocatore contento di guadagnare meno di quello che pensa di meritare, ma lui è un ragazzo serio e ci siamo già visti con il suo agente per discutere del rinnovo che scade nel 2018. Non c'è motivo di preoccuparsi, oltretutto il suo agente non vive a Milano e non possiamo vederci ogni giorno. Mauro sta bene all'Inter, ha scelto il nostro progetto. Provate a chiederglielo, vi risponderà con le stesse parole che vi ho detto io!"

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