Inter, Icardi: “La mancata esultanza? L’ho decisa con il mio procuratore”
La mancata esultanza di Mauro Icardi dopo i gol segnati in Palermo-Inter fa ancora discutere. Dopo tante dichiarazioni e allusioni sui possibili motivi del gesto del centravanti argentino, è stato proprio quest’ultimo a rivelare i motivi della sua polemica. La mancata esultanza deriverebbe proprio dai problemi legati al mancato rinnovo contrattuale del giocatore che ha dichiarato: “Contro il Palermo non ho esultato perché così avevo deciso con il mio procuratore. Se esulterò al prossimo gol? Vedremo”. Smentite dunque le parole di Ausilio che nei giorni scorsi aveva gettato acqua sul fuoco dichiarando: “E' un ragazzo istintivo e se non gioisce non c'entra il rinnovo. Mancini ha ragione, quando segna dovrebbe esultare. Il suo contratto? Ovvio che non esiste un giocatore contento di guadagnare meno di quello che pensa di meritare, ma lui è un ragazzo serio e ci siamo già visti con il suo agente per discutere del rinnovo che scade nel 2018. Non c'è motivo di preoccuparsi, oltretutto il suo agente non vive a Milano e non possiamo vederci ogni giorno. Mauro sta bene all'Inter, ha scelto il nostro progetto. Provate a chiederglielo, vi risponderà con le stesse parole che vi ho detto io!"
Icardi punta in alto
Icardi in un’intervista ai microfoni di Mediaset ha fatto il punto anche sul futuro della squadra che spera di portare il più in alto possibile a suon di gol: "Fare gol è ciò che dà da mangiare alla squadra. Voglio aiutare l'Inter ad arrivare il più in alto possibile. Sinceramente non pensavo ad un futuro con così tanti gol quando arrivai in Italia, pensavo di fare poco a poco. Intanto i palloni per fare gol sono arrivati: rimane l'obiettivo più di venti gol? Se la squadra gioca bene, riusciamo a fare bene in attacco, e non solo io ma anche a quelli che giocano con me".