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Inter, grazie a Mancini adesso la rosa vale 330 milioni di euro

Dai 250 milioni di inizio stagione, la squadra si è rivalutata di circa 80 milioni. Un tesoretto che potrebbe essere utilizzato da Thohir per comprare giocatori ancora più competitivi. Tra i top, Brozovic, Murillo e Handanovic. Tra i flop, Kondogbia.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Inter di Erick Thohir è tornata ad essere protagonista del campionato di Serie A. Merito delle scelte in panchina volute dal presidente indonesiano che è passato alla storia per essere stato il primo ad aver esonerato Walter Mazzarri, scegliendo Roberto Mancini. Una scelta che, vista dal di fuori, poteva sembrare facile e scontata ma che nascondeva più di una insidia. Non ultima, il ritorno del tecnico jesino nel club che aveva già portato alla vittoria nel lontano 2006 aprendo un ciclo che si concluse con il lavoro di Mourinho e il Triplete del 2010. Oggi, quella scelta sta ripagando presidente e tifosi, con una rivalutazione dell'intera rosa, elemento non di secondaria importanza per il tycoon asiatico il cui primo obiettivo è rilanciare il marchio e il prestigio nerazzurro.

Tesoretto da 80 milioni – Non è un caso se oggi gli esperti di mercato hanno rivisto i valori di ogni singolo giocatore a disposizione di Mancini. Sia di chi è un titolare inamovibile sia di chi gioca col contagocce o sporadicamente. Tutti, da Handanovic a Santon hanno visto salire il proprio cartellino in seguito ai risultati ottenuti dalla squadra. Dai 250 milioni di euro di inizio campionato oggi l’organico a disposizione del Mancio ne vale circa 330, con un aumento quindi di 80 milioni. Che sono un piccolo tesoretto per Thohir da gestire sia a gennaio che in vista del mercato di giugno.

Top Murillo – Gli elementi più pregiati sono tre: Brozovic, Murillo e Handanovic. Una colonna vertebrale che ha dato garanzie e solidità alla squadra sia da un punto di vista difensivo che offensivo, riuscendo a conquistare vittorie importanti. Murillo è forse il giocatore più rivalutato da questa prima parte di stagione nerazzurra. Acquistato per 9 milioni, ora è l'oggetto di corteggiamento da parte di Real e Barcellona, con una quotazione che ha già toccato i 35 milioni di euro, vale a dire quattro volte il costo originale.

Epic Brozo – Brozovic anche se non gioca con continuità tutti i 90 minuti è utilizzato da Mancini per spaccare le partite e le sue prestazioni non sono passate inosservate in Premier da parte di top club che ne stanno valutando l'ingaggio dalla prossima estate. Prezzo? Attorno alla ventina di milioni, tanti visto che l'Inter lo ha pagato solamente 8. Anche Handanovic è ritornato ad essere un pezzo pregiasto dopo che sembrava dovesse partire e lasciare l'Inter la scorsa estate. Adesso il suo cartellino è ritornato sui 20 milioni, altro investimento da parte del club, bravo a tenerlo a giugno.

Flop Kondogbia – L'unica eccezione – che conferma la regola della rivalutazione – è relativa a Kondogbia. Il centrocampista francese è stato l'acquisto più caro dell'ultima campagna acquisti ma ad oggi è ancora un elemento avulso dalla manovra di Mancini. Che lo ha utilizzato con regolarità ad inizio di stagione senza però trovare mai le risposte volute. Certo, per il 21enne nazionale francese si tratta di un evidente periodo di inserimento ma tutti credevano potesse da subito fare la differenza. Invece è finito in panchina, malgrado i 40 milioni spesi per averlo in nerazzurro.

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