Inter-Genoa 5-2, serie A: lo show arriva nella ripresa
C'è voluta quasi un'ora per vedere l'Inter scendere in campo contro il Genoa. L'effetto Juventus-Milan 0-1 con gol di Gattuso deve aver steso mentalmente i nerazzurri che hanno chiuso i primi 45 minuti sotto di un gol. Certo, è difficile pensare ad una rimonta se a segnare il gol partita a Torino è un giocatore che non vedeva la porta dal 2008… Eppure l'Inter, alla fine dà un segnale forte: fino al 3 aprile c'è e proverà di tutto per fermare i rossoneri.
Nel primo tempo, Leonardo sceglie una formazione intelligente ma manca la mentalità e l'approccio giusto alla gara. L'Inter non resta a guardare, va anche in avanti alla ricerca del gol (al 26′ la migliore occasione: Sneijder verticalizza per Eto'o che, superando tre avversari, punta la porta con un diagonale di sinistro che taglia tutta l'area avversaria); ma è il Genoa a punire i nerazzurri con un bel diagonale di Palacio che entra dalla destra e fredda Julio Cesar con un preciso diagonale (40′ minuto).
Nella ripresa, la musica cambia, l'Inter pressa e il Genoa crolla inseroabilmente. Il pareggio nerazzurro arriva al minuto 50′ con Pazzini, che chiude il triangolo con Eto'o e Maicon, spedendo il pallone sotto la traversa con un tocco infallibile di destro. E' il via alle danze: sessanta secondi dopo tiro di Pandev dalla distanza, Eduardo respinge di ginocchio, ma non trattiene, Samuel Eto'o si avventa sul pallone e sotto porta gonfia la rete per il 2-1.
Oramai la sfida è in discesa per l'Inter, un inferno per il Genoa: al 57′ show di Eto'o: si infila in area ridicolizzando Mesto, punta Kaladze e chiude sul primo palo con palla sotto le gambe del povero Eduardo: Inter 3, Genoa 1. Pandev, subentrato a Stankovic, è indemoniato: sfiora il gol per due volte prima di trovarlo al 71′. Poi c'è spazio anche per la gloria personale di Nagatomo che all'84' sigla la rete del 5-1 con un bella girata dall'altezza del dischetto. Il raddoppio genoano allo scadere, da parte di Boselli è puro piacere per il giocatore al suo primo centro, ma non cambia nulla.