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Inter, risoluzione per Mancini. Il club chiama De Boer

Risoluzione ufficiale: società e allenatore hanno trattato l’addio (dai 2.5 ai 3.5 milioni l’accordo per separarsi senza esonero). L’olandese è pronto, firmerà un contratto triennale e guadagnerà 2 milioni di euro il primo anno, 3 i successivi.
A cura di Maurizio De Santis
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Malumore, poi voci che prendono corpo, infine la disfatta dell'Inter col Tottenham e adesso il divorzio consensuale meglio definito ‘risoluzione'. Già perché Roberto Mancini non aveva alcuna intenzione di dimettersi e la società non aveva in animo di dissanguarsi per liquidare l'allenatore a due settimane dall'inizio del campionato. L'escamotage: ‘Mancio' lascia i nerazzurri per la seconda volta in carriera portandosi via un assegno tra i 2,5 e i 3,5 milioni per il disturbo. Chi al posto del tecnico? Il nome è già noto da tempo, Frank de Boer, che è praticamente il nuovo allenatore nerazzurro: firmerà un contratto triennale e guadagnerà 2 milioni di euro il primo anno, 3 i successivi.

F.C. Internazionale Milano comunica di aver trovato l'accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l'allenatore Roberto Mancini – si legge nella nota del club -. La società desidera ringraziare Roberto per il lavoro svolto da quando ha accettato l'incarico nel novembre 2014. Nella scorsa stagione la squadra è stata in testa alla Serie A fino alla sosta invernale, terminando il campionato al quarto posto e qualificandosi direttamente alla fase a gironi della Uefa Europa League. Desideriamo ringraziare Roberto per l'impegno e la professionalità dimostrate nei confronti del Club negli ultimi 20 mesi di lavoro.

Roberto Mancini e l'Inter, rapporto ormai terminato
Roberto Mancini e l'Inter, rapporto ormai terminato

La strada era tracciata, restava da definire solo la tempistica e i termini dell'addio che era cosa fatta. Un rapporto che s'è logorato in questi mesi alla luce anche del flop della scorsa stagione (a gennaio Inter prima, poi il crollo e qualificazione Champions sfumata). Un tormentone lungo un’estate, scandito dalle smorfie per una campagna acquisti non soddisfacente (l'arrivo di Candreva sembrava potesse rasserenare il tecnico) e una squadra che fatica a trovare la propria identità. Una situazione divenuta incandescente negli ultimi giorni: sia per la sconfitta umiliante incassata in amichevole contro il Tottenham (6-1 durissimo da digerire e giustificare), sia per la vicenda Icardi (pronto a lasciare il club) distratto dal tira e molla sul rinnovo preteso e il pressing delle offerte (su tutte, il Napoli).

C'è ancora un altro fattore e riconduce alla proposta di prolungamento del contratto che Suning avrebbe fatto a Mancini: la reticenza da parte dell'allenatore – scrive Gazzetta – relativamente ad alcune clausole che la nuova dirigenza aveva messo sul tavolo ha, di fatto, venir meno ogni ulteriore possibilità di mediazione. Fino al cambio in panchina. Traumatico e incredibile a poche settimane dall'inizio del torneo, con una rosa ancora in allestimento e in fase di preparazione.

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