Inter, D’Ambrosio spezza l’incantesimo: il gol torna “italiano” dopo 14 mesi

Fedele al suo nome, ancora una volta l'Internazionale è scesa in campo contro la Sampdoria con una squadra composta quasi esclusivamente da giocatori stranieri. Lasciando per un attimo da parte il doppio passaporto di Eder, l'unico superstite italiano è stato Danilo D'Ambrosio: colui che, tra l'altro, ha dato il via alla goleada nerazzurra. La serata del difensore napoletano, alla sua prima rete in campionato, passerà alla storia per aver infranto un record suggestivo. La squadra di Roberto Mancini, infatti, non andava in gol con un giocatore dalla carta d'identità italiana da ben 14 mesi. L'ultimo ad esultare fu, infatti, l'ex Andrea Ranocchia che in Chievo-Inter del dicembre 2014 realizzò il secondo gol nerazzurro e regalò la prima vittoria in campionato al tecnico di Jesi appena ritornato sulla panchina interista.
Tabù infranto – "L'ultima gioia l'ho provata contro il Milan, ma giocavo con un'altra maglia – ha spiegato nel dopo gara D'Ambrosio – Questa rete l'aspettavo da tanto tempo, perchè da quando sono all'Inter ho segnato solo in coppa. A chi la dedico? Ai miei compagni della panchina ed a un caro amico che ha avuto recentemente un lutto". Un sospiro di sollievo per il difensore e per la stessa società milanese, spesso criticata per la sua esasperata esterofilia che in molte occasioni l'ha portata a privilegiare giocatori nati al di fuori dei confini italiani. Gli ultimi 67 gol nerazzurri, tenendo conto solo quelli relativi al campionato, sono stati infatti tutti segnati da Icardi e compagni stranieri: "trend" destinato a proseguire, a giudicare dai pochi calciatori di casa nostra presenti nella rosa del "Mancio": solo quattro, calcolando l'oriundo Eder e il terzo portiere Tommaso Berni.