Inter, crisi infinita e crollo verticale: la corsa alla Champions si è fatta dura
Chiamare uno psicologo ad Appiano Gentile, e capire che cosa sta succedendo all'Inter, potrebbe essere una buona idea. D'altronde è stato lo stesso Luciano Spalletti, dopo la sconfitta di Genova, ad autorizzare l'intervento di uno specialista ("Bisogna sicuramente lavorare sotto l'aspetto mentale") e a sgombrare il campo dalle illazioni su un presunto crollo verticale della condizione fisica dei suoi giocatori. In attesa di leggere la cartella clinica della formazione milanese, non resta che prendere atto dei numeri di questo campionato nerazzurro: terribilmente simile a quello deficitario della passata stagione.
I soli otto punti conquistati nelle ultime nove partite, con l'unica vittoria arrivata (a fatica) contro il Bologna, sono lo specchio del dramma interista. Se nel girone d'andata l'Inter aveva fatto bene e conquistato anche la vetta della classifica, nel girone di ritorno la squadra è invece crollata in quarta posizione e ora rischia anche di essere scavalcata dalla Lazio di Simone Inzaghi e di uscire momentaneamente dalla zona Champions League.
La rabbia dei tifosi
L'umore è ovviamente basso tra i giocatori di Spalletti, e sono in molti a non riuscire a reagire alle prime difficoltà e a farsi prendere dal nervosismo nei momenti cruciali delle partite. Il tecnico, che dal mercato invernale non ha probabilmente avuto tutto ciò che aveva chiesto, non è ancora in discussione anche se ha già risposto con un laconico "Decideranno i dirigenti" ad una domanda su un suo eventuale esonero.
I tifosi sono intanto pronti a tornare sul piede di guerra. Dopo gli striscioni e gli inviti eloquenti a dare il massimo nel match contro il Crotone, la Curva Nord non ha preso bene il giorno di riposo concesso da Spalletti a giocatori dopo il tonfo di Genova. Secondo Premium Sport, qualora non arrivassero i tre punti anche contro il Benevento, la contestazione ripartirebbe con ancora più vigore a fine partita.