Inter-Cesena 3-2, Chivu goleador: la mia miglior prestazione

E' tornato a sorridere Cristian Chivu dopo mesi di musi lunghi e litigate con Rafa Benitez. Leonardo ha avuto il merito anche di far gioire un giocatore che si sentiva sacrificato su una fascia che non gli appartiene, lui centrale di nascita e vocazione.
Eppure contro il Cesena ci ha pensato proprio lui a risolvere la partita come ai bei tempi quando segnava, cosa che ha sempre fatto sia nell'Inter oggi come nella Roma, prima.
"Dedico questo gol a mia moglie e a tutta la mia famiglia. Non è il primo di testa, ma il primo con la nuova testa sì". Una ‘nuova' testa dopo la delicata operazione che lo costringe a giocare con il caschetto da rugby, ma anche una nuova ‘testa', ricca di nuove motivazioni e una ritrovata personalità.
"L'importante è aver vinto, l'importante è che il primo dei due recuperi che dobbiamo fare è andato come doveva e ci ha permesso di accorciare le distanze dalle altre squadre. Che cosa ci facevo in area al momento del cross di Maicon? Chiaro, provavo a fer gol, ma metà del merito va al mio compagno, al suo passaggio che è stato bellissimo".
Però, Chivu ha rischiato anche di essere un protagonista in negativo, con quel tocco di mano in area che ha fatto gridare al rigore tutta Cesena: "La palla mi ha toccato la mano, neanche sapevo dove andava la palla. La migliore prestazione? Non lo so, io mi impegno sempre, come fa tutta la squadra e non ci sono partite diverse nella loro importanza".