Inter-Bologna 4-1, serie A, pagelle: tutti da applausi, Eto’o da spellarsi le mani

Non ci sono quasi più aggettivi per dimostrare come quest'Inter stia facendo bene da quando è stato cambiato il tecnico ed è arrivato in panchina Leonardo.

Al di là delle vittorie, dei gol, dei realizzatori, ciò che sorprende è ancora una volta la voglia di vincere e divertirsi: è evidente il piacere dei nerazzurri di divertirsi in campo, contro un ottimo Bologna, giocando a memoria e riuscendo a rendere tutto facile, anche quando la partita potrebbe incrinarsi su costiere pericolose.

Castellazzi 7,5 – Nessuno lo esalta, ma questa sera è un protagonista vero. Compie almeno tre parate entusiasmanti e nessuno rimpiange il convalescente Julio Cesar, ma anche il suo dirimpettaio Viviano che dovrebbe subentrargli a giugno.

Maicon 7 – E' tornato il Colosso perchè è tornato un Maicon con la voglia di divertirsi. Dal primo all'ultimo minuto, corre, palla al piede e senza. I compagni lo cercano, lui si fa trovare presente. Una garanzia, gli manca solamente la gioia del gol che no ntarderà giocando così.

Cordoba 6,5 – Gioca col turbante quando si fa male alla testa ma resta al fianco di Lucio, mordendo il freno nel momento in cui il Bologna spinge e mette in ambasce.

Lucio 6 – Anche il brasiliano tocca la sufficienza piena anche se non gioca la sua migliore partita. Anzi. Ma l'esperienza, la tranquillità e la sicurezza che mette in campo gli fanno superare anche le difficoltà.

Chivu 6,5 – E' un centrale sacrificato alla fascia, ma questa sera copre il suo ruolo col sorriso sulle labbra. Non è Maicon e non lo sarà mai, ma sulla sinistra sta prendendo confidenza e fiducia.

Cambiasso 6,5 – Per una sera non segna e questo fa notizia dopo i tre gol in due partite in campionato come i migliori bomber. Il Cuchu, si limita a fare il professore in mezzo al campo, recuperando e dispensando palloni per tutti i compagni.

Zanetti 6,5 – E' il voto alla solita gara di sostanza e quantità, ma per l'evento della sera meriterebbe un dieci e lode: 519 presenze e un record che non lo fermerà certo qui. Il capitano esce a 4 minuti dalla fine, prendendosi l'applauso di un San Siro in piedi: standing ovation e commozione per l'argentino, cuore nerazzurro da 16 anni.

Thiago Motta 6 – Fa bene ma alla fine appare il più stanco degli uomini di centrocampo. E Leo lo sostituisce con Mariga, giustamente per farlo rifiatare ed evitare brutte soprese.

Mariga 6 – Gia' detto e già dato per questo ragazzo: ha qualità e sostanza e Leonardo fa bene a centellinarlo di partita in partita.

Stankovic 7 – Vice Sneijder? No, semplicemente Stankovic. In occasione del primo gol corre il doppio e si fa trovare in area bolognese con mezz'ora d'anticipo. Poco conta l'alluce in fuori gioco, queste sono le reti di Stankovic che ha il merito spesso di suonare il primo squillo di tromba.

Eto'o 8,5 – Quasi perfetto. Devastante nella ripresa quando riesce a realizzare due gol con la leggerezza di chi non sa cosa sia la difficoltà. Nel primo tempo non è protagonista ma offre l'assist a Stankovic e poi crea spazi e va al tiro. I due gol gli consegnano la sesta doppietta stagionale, facendo salire a 27 i gol complessivi: mostruoso.

Milito 7,5 – La gioia di essere tornato al gol la dimostra nella sua interezza con l'esultanza dei vecchi tempi. Era da novembre che non segnava in campionato e soprattutto fa un gol alla Milito, difendendo il pallone e trovando il secondo palo. Poi nella ripresa, da leccarsi le dita il fraseggio con Eto'o e il tocco di tacco che sgancia il compagno per la bomba del 3-0.

Leonardo 8 – Insomma, che dire? Uscire dal tunnel di Benitez non era facile, lui l'ha fatto con una leggerezza disarmante. Sarà un furbetto a parlare sempre di Mourinho, ma di fatto con lui l'Inter è tornata devastante. Non può essere un caso e qualche piccolo merito ce l'avrà pure…