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Inter-Bologna 4-1, Cambiasso: giochiamo a memoria e ci divertiamo

Cambiasso ha parole dolci per tutti, ma soprattutto per il capitano Zanetti, nella serata del suo record di presenze. Poi, esalta la coppia Eto’o-Milito tornati al gol insieme.
A cura di Alessio Pediglieri
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Cambiasso

"Come dice Leonardo, questa squadra ha i suoi meccanismi. Conoscere i compagni ti dà facilità, ci si può organizzare con più semplicità. Oggi quando ero più alto era per pressare e tenere la squadra alta, è importante" Queste la parole del Cuchu, il ‘professor' Cambiasso, il metromono del centrocampo dell'Inter.

Nella serata  della quarta vittoria consecutiva, Cambiasso ha anche parole d'elogio per il mito vivente in campo, Javier Zanetti, suo collega a centrocampo, suo connazionale e suo gemello fuori dal campo: "Zanetti? Quando ero al Real Madrid lo seguivo già come esempio, non è facile giocare con la sua continuità in una big come l'Inter, e aveva "solo" 7 anni di nerazzurro in quel momento. Ora conoscendolo mi stupisce ogni giorno, è difficile da eguagliare. Lui ha contribuito tanto al mio adattamento sotto tutti gli aspetti, anche a questa città perché siamo molto amici. Captiamo uno le sensazioni dell'altro in campo magari anche senza parlare."

Poi, Cambiasso ha parole d'elogio anche per la coppia d'attacco tornata al gol contemporaneamente come ai vecchi tempi: "Eto'o e Milito tornati al gol? Non eravamo preoccupati, gli avversari li seguono spesso ma questo favorisce poi noi centrocampisti, come stasera con Stankovic. Non c'è mai stata alcuna preoccupazione, qualcuno parlava di incompatibilità ma mi sembrava assurdo, sono due fenomeni."

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