Inter-Bologna 2-1: Perisic e D’Ambrosio in gol sognando la Champions
L'Inter infila un 2-1 sul Bologna che la rilancia nella corsa per il terzo posto, chimera divenuta per questa sera realtà in attesa di sapere cosa faranno Roma e Fiorentina. Una prova non positiva al cento per cento contro un buon Bologna capace di stare in campo con personalità e qualità. Mancini prova la carta Icardi che però si infortuna subito e cambia in corsa modulo tattico senza però trovare la lettura del match. Che si risolve solamente nella ripresa dopo un'ora in cui i nerazzurri hanno gestito le manovre e i felsinei hanno fatto la loro gara di rimessa. Tutto si sblocca quando in campo scende anche Palacio per un generoso ma inoffensivo Ljajic: col Trenza in campo in 5 minuti i nerazzurri sistemano la faccenda con Perisic e D'Ambrosio. Una vittoria che serve soprattutto per mantenere alta la convinzione che il traguardo Champions è ancora possibile.
Primo tempo: Icardi e Destro si infortunano subito
Tre punti pesanti – L'Inter cerca contro il Bologna i punti necessari per impensierire la Roma. Mancini scende in campo con Icardi prima punta e una nutrita schiera di trequartisti con Eder-Perisic-Ljajic pronti a creare problemi alla difesa felsinea. Il Bologna prova a San Siro a confermare il suo momento positivo con Destro e Giaccherini coppia offensiva di lusso per i rossoblù reduci da tre pareggi a reti inviolate.
Icardi-Destro subito out – Il problema è che proprio le due punte di diamante delle due squadre, Icardi e Destro si infortunano quasi subito. Per primo è l'argentino a uscire dal campo per una distorsione al ginocchio, qualche istante dopo tocca alla punta italiana abbandonare il match a seguito di un pestone rimediato da Miranda. Due cambi forzati che vedono i tecnici dover fare di necessità virtù: Kondogbia tra i nerazzurri arricchisce il filtro a centrocampo, mentre tra i rossoblù c'è Floccari per uno schema che non subisce cambiamenti.
Poche emozioni – Le azioni da gol vere e proprie nel primo tempo però latitano: l'Inter costruisce più manovra, il Bologna agisce di contropiede e per due volte si fa trovare pericoloso con Donsah ma senza mai impensierire Handanovic. Anche Mirante, però, non compie alcun intervento decisivo sulle incursioni nerazzurre sempre fermate al limite dalla difesa bolognese. Tranne che per i minuti finali quando Ljajic impegna l'estremo sulla conclusione dalla distanza, salvando il risultato.
Assalto Inter – Il finale di tempo è un crescendo nerazzurro con il Bologna obbligato a restare nella propria trequarti in difesa dello 0-0. Gli uomini di Mancini alzano il baricentro e sfiorano il gol, prima con Medel il cui tiro viene rimpallato da Perisic poi anche con un sorprendente Miranda che in area di rigore tocca di tacco una palla insidiosa che finisce sull'esterno della rete.
Secondo tempo: Perisic-D'Amborsio, Bologna ko
Fatica Inter – Cala il ritmo e la partita perde fascino. L'Inter gestisce sempre il gioco ma Mirante non si deve mai superare per i primi 20 minuti di gioco. E' il Bologna a farsi pericoloso al 15′ con Giaccherini che scappa in contropiede ma che spreca una clamorosa azione offensiva incepiscando sul doppio recupero Nagatomo-Medel. Poi arriva la scelta tattica differente per Mancini che toglie dal campo un generoso ma inconcludente Ljajic per Palacio con l'argentino che si pone tra le linee con la licenza di svariare da sinistra a destra.
Perisic-D'Ambrosio – Una mossa che risulta vincente: in cinque minuti, l'Inter segna due gol: il primo su corner da parte di Perisic che sfrutta una incornata di D'Ambrosio deviata da Donsah, poi è lo stesso terzino nerazzurro su assist di Miranda a mettere il 2-0 di interno destro. Un doppio colpo che stende il Bologna, che si riversa in avanti alla ricerca della disperata rimonta.
Forcing e muro – L'Inter negli ultimi minuti soffre il ritorno del Bologna, ma tiene testa ai felsinei di Donadoni che sfiorano ripetutamente il gol della bandiera, che arriva al 90′ con Brienza, centrando una vittoria importantissima e andando vicino alla Roma e alla Fiorentina le principali contendenti per il terzo posto che significa Champions League. Per il Bologna uno stop immeritato dopo tre pareggi per una squadra comunque diligente e ben posta in campo da Donadoni.