Inter ad un passo da Gollini, baby portiere futuro vice Handanovic

Non solo in attacco o a centrocampo, l'Inter studia le mosse più opportune anche in difesa, precisamente in Porta. Dove Samir Handanovic potrebbe accusare un nuovo mal di pancia estivo davanti ad eventuali ulteriori risultati insufficienti a fine stagione. Come è capitato puntualmente nelle ultime due parentesi di mercato. Così, l'Inter corre ai ripari e pensa al futuro: con Perin in stand-by, è adesso Pierluigi Gollini, giovane promessa del calcio italiano, partito da Verona verso la Premier e oggi ingaggiato dall'Aston Villa.
Dal Verona all'Aston Villa
Uno degli obiettivi di Ausilio è portare a casa il potenziale portiere del futuro, colui che potrebbe garantire per diverso tempo ancora la porta interista al sicuro, possibilmente da subito. Infatti, Gollini inizierebbe la sua avventura nerazzurra con il ruolo di vice di Handanovic, arrivando a gennaio per fare apprendistato e gavetta. E' giovanissimo, classe ‘95, ma con ottima esperienza alle spalle: passato in estate all’Aston Villa, in Championship, dopo due buone stagioni in A con il Verona, adesso potrebbe tornare in Italia, riaprendo all'avventura nel nostro massimo campionato.
Prima Gollini, poi Perin
I contatti con il club inglese sono già a buon punto, proseguiti nelle scorse settimane e nelle prossime ore l’agente del ragazzo volerà in Inghilterra per cercare di sbloccare la situazione proprio con l'Aston Villa. L'Inter lo acquisterebbe in prestito oneroso, con diritto di riscatto, da esercitarsi in estate: l'idea è quella di attivarsi in attesa che sul fronte Genoa, si possano avere dei segnali positivi su Perin, altro obiettivo sensibile del mercato nerazzurro, sul quale, però, Preziosi ha sempre fatto muro.
Fair Play tutelato
L'arrivo di Gollini non cozza nemmeno con il problema del fair play finanziario perché arriverebbe in prestito. Se ciò fosse concomitante alla cessione di alcuni giocatori che sono già in lista di partenza – Jovetic, Felipe Melo, Gabriel Barbosa, Kondogbia – per i nerazzurri non ci sarà alcun problema con l'UEFA che li ha rimessi nel mirino per un passivo eccessivo, figlio della differenza tra ricavi e spese.