Inter, a Bologna rientra Nainggolan ma chi uscirà? Tutti i dubbi di Spalletti
Due partite senza il Ninja e un punto soltanto in classifica. E' questa l'Inter privata di Radja Nainggolan, il centrocampista prelevato dalla Roma per rendere la mediana di qualità e sostanza. E senza il belga, Luciano Spalletti si è ritrovato una colonna vertebrale fragile, soprattutto nei muscoli e nella testa ancor prima che nella tattica.

Dopotutto il tecnico aveva cercato insistentemente in estate un centrocampo muscolare e di fosforo: Vidal, Nainggolan, Modric. Sarebbe potuta diventare una mediana tra le più forti d'Europa, ma alla fine è arrivato solamente l'ex Roma che a questo punto appare un elemento essenziale per far quadrare il cerchio.
Le sbandate con Sassuolo e Torino
Contro il Sassuolo e contro il Torino, Spalletti è andato in cerca di alternative valide. Al debutto si è affidato soprattutto al neo nerazzurro Lautaro Martinez, in coppia con Icardi per poi privarlo del Torino se non a frittata fatta, nei 5 minuti finali di partita. E con i granata ha consegnato le chiavi del centrocampo a Politano, l'ex Sassuolo che avrebbe dovuto crearsi il ruolo da jolly per scombinare i piani di Mazzarri, non riuscendoci.
Insomma: l'Inter in difficoltà passa anche per l‘assenza di Nainggolan, capace da sempre a fornire equilibrio e sostanza, grinta e temperamento. Non che tutti i mali si risolveranno con l'ingresso del belga, che dovrebbe ritornare per la trasferta di Bologna, ma sarà di certo un collante importante.
Come far giocare l'Inter?
Se per mentalità il ‘Ninja' è uno che non molla mai e dovrebbe evitare i cali di tensione visti dalla squadra con il Sassuolo e il Torino, il problema da risolvere è l'assetto tattico: 4-2-3-1, 4-4-1-1 o 3-5-2? Il nodo è proprio questo, perchè Spalletti ha già cambiato molto in soli 180 minuti rischiando di perdere sicurezze.
4-4-1-1 e 3-5-2 bocciati?
La difesa a quattro vista col Sassuolo è stata subito abbandonata: il 4-4-1-1 con la coppia d'attacco Martinez-Icardi, con Lautaro subito a rimorchio di Maurito non ha funzionato. Così con il Torino si è tornati con una difesa a 3 e un centrocampo folto, provando la soluzione sulle fasce (Asamoah e Vrasljko) lasciando a Icardi il compito di reggere l'attacco.
Tridente dietro Icardi?
Fallimento in entrambi i casi. E adesso con il rientro di Nainggolan si dovrà ancora una volta risolvere il rebus: l'ex Roma potrebbe ricoprire il ruolo di trequartista classico o andare a dare un valore muscolare aggiunto in mediana. La logica vorrebbe un'Inter con il 4-2-3-1, dove il sacrificato potrebbe essere il positivo Politano e con Nainggolan al centro di un tridente completato da Perisic e Lautaro.
Il bivio di Bologna
Spalletti dunque, potrebbe optare per un nuovo esperimento oppure confermare l'assetto di San Siro dove la squadra ha pagato errori individuali. La difesa a 4 darebbe maggiori garanzie e con due registi bassi (Brozovic e Vecino) si potrebbe sperare in un ulteriore filtro. Consegnando le chiavi al Ninja. Ma Bologna appare già uno snodo importante: un eventuale passo falso aprirebbe ad una crisi oramai nell'aria.