Insulti razzisti a Mandzukic: De Rossi ci ricasca, ma nessuna prova tv

De Rossi, ci risiamo. Al termine di una settimana resa incandescente dalla querelle Mancini-Sarri, un nuovo episodio legato ad insulti sul rettangolo di gioco ha conquistato la scena. A rivelare il tutto questa volta ci hanno pensato le telecamere di Sky che hanno registrato un labiale galeotto di capitan Futuro durante Juventus-Roma. Quest’ultimo ha così risposto a Mario Mandzukic che si lamentava per un presunto intervento duro del giocatore giallorosso non sanzionato: “Sta’ muto zingaro di merda”. Le immagini hanno inevitabilmente fatto il giro del web e delle tv, e in molti tra tifosi e addetti ai lavori hanno invocato l’utilizzo della prova tv, con tanto di lunga squalifica nei confronti del nazionale azzurro. Così non è stato: è quel che ha deciso Tosel, sulla base del referto dell'arbitro Banti e dei suoi collaboratori.
Nessuna prova tv per De Rossi
La suddetta prova tv però non verrà applicata per quegli insulti razzisti perché nessuno degli ufficiali di gara ha sentito la frase, con il giocatore che non è stato punito da alcun provvedimento da parte dell'arbitro. Anche se questo fosse successo sarebbe poi spettato al Giudice Sportivo valutare se si fosse trattato o meno di “espressione discriminatoria” visto che codice alla mano si parla di applicabilità: "limitatamente ai fatti di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l’uso di espressione blasfema, non visti dall’arbitro, che di conseguenza non ha potuto prendere decisioni al riguardo”.
Il precedente con Abidal
De Rossi dunque la passa liscia, nonostante non sia nuovo a questi episodi. In un Roma-Lione di Champions League andato in scena nel febbraio 2007 infatti, il centrocampista venne accusato da Abidal per avergli rivolto un'espressione del tipo “negro di merda”. Il giocatore giallorosso nel post partita si scusò con il terzino recandosi personalmente negli spogliatoi avversari.
La difesa di Spalletti
Sulla vicenda nel frattempo si è espresso anche mister Spalletti, che piuttosto che “rimproverare” il suo giocatore ha evidenziato le continue provocazioni di Mandzukic: “Mandzukic ha preso per il culo tutti per dieci minuti e nessuno gli ha detto niente, De Rossi ha risposto al suo avversario. Gli insegnerò a mettere la mano davanti alla bocca quando parla”. Molto diverso il parere del presidente dell’AIA Nicchi alla Domenica Sportiva: “Questi episodi sono pericolosi. Quando si assume il ruolo di personaggio pubblico e si è visti soprattutto dai giovani, bisogna dare esempi positivi. Mi domando: e se lo facesse un arbitro? Anche noi abbiamo i nervi tesi. Dico che bisogna cercare di controllare i propri impulsi".
Di Bartolomei tweet: "De Rossi si vergogni"

Chi invece non ha usato mezze parole per giudicare l'operato di De Rossi è Luca Di Bartolomei. Il figlio di una delle bandiere storiche della Roma, Agostino, nonché esponente politico cittadino, su Twitter ha utilizzato parole forti, invitando anche la società giallorossa a prendere provvedimenti nella prossima estate: "L'insulto di De Rossi fa schifo,si vergogni. I commenti sulla partita li lascio a voi: ma qualcuno a giugno se ne prenda la responsabilità". Un intervento durissimo da parte di Di Bartolomei che in passato si è contraddistinto anche per una diatriba con gli ultras della Roma.