Insigne torna decisivo, Rog cuor di leone. Callejon e Jankto non pervenuti
Il Napoli attende l’ingresso dei titolarissimi e poi stende, nella ripresa, 1-0 l’Udinese guadagnando i quarti di finale della Coppa Italia 2017/18 del prossimo 2 gennaio contro la vincente fra Sassuolo e Atalanta. Una partita dai due volti però, con un Napoli B, poco lucido, impacciato e farraginoso nella manovra ed un Napoli A che, in 10’, la sblocca, con Insigne, e la risolve gestendola con autorevolezza fino alla fine. Una sorta di test probante per gli azzurri che ottengono una sorta di conferma di una panchina non proprio lunghissima da dover rimpinguare, per giocare su più fronti, nel prossimo mercato invernale.
Dall’altra parte, invece, Oddo non può rimproverarsi molto con una Udinese attenta, corta e diligente ma che ha pagato l’unico errore commesso in partita con una sanguinosa palla persa nella propria trequarti campo. Un Oddo, da calciatore ex Napoli, che ha trovato negli azzurri, peraltro prima squadra affrontata da allenatore in Serie A, una nuova bestia nera con, nell’avventura friulana, tutte vittorie e 2 sconfitte, proprio contro i campani. Qui, a corollario della gara, top e flop della gelida serata del ‘San Paolo’.
I Top del ‘San Paolo’
Zielinski luce del centrocampo, le sue sgroppate sono di straordinaria bellezza
Fra i titolarissimi del Napoli di Sarri Zielinski fa vedere a tutti la notevole differenza, specie nella prima frazione di gioco, fra chi è abituato a giocare in questo sistema e chi questo spartito lo conosce, ma solo in allenamento. E così, ma non solo per questo, il polacco assurge al ruolo di protagonista offensivo della serata con dribbling ubriacanti, serpentine imprendibili e giocate di notevole qualità.
Una qualità espressa a sprazzi ma comunque piuttosto evidente con un apporto alla manovra decisivo specie nelle difficoltà incontrate in questo ottavo di finale, per il volume difensivo dell’Udinese e per l’incerta manovra partenopea inceppata, almeno all’inizio, dalla ruggine dei ragazzi meno utilizzati in stagione.
Rog cuor di leone, combatte, lotta e ci mette anche qualità
Fra i più positivi del match Rog che, stasera, declina al meglio il termine Coppa Italia leggendo la gara come autentica opportunità di guadagnare spazio e scalare posizioni nelle consolidate gerarchie sarriane. E di argomenti, per persuadere il proprio tecnico, il croato ne mette in campo tanti con, dalla grinta all’applicazione difensiva, dalla concentrazione ai ricami in fase d’attacco, diversi elementi per mostrare di meritare un minutaggio maggiore e, dunque, perorare la propria causa. Una causa nobile con Allan titolare inamovibile che però può temere le incursioni del #30 azzurro autore, a tutto campo, in entrambe le fasi, di una partita davvero bella, energica, risoluta e sintetizzata al meglio a metà ripresa quando, dopo aver recuperato palla sulla trequarti, ha suggerito un prezioso pallone in verticale sprecato però da Callejon, in versione punta, calciando addosso a Scuffet. Nella ripresa, una sua palla rubata a centrocampo risulta decisiva con un recupero che lancia l'azione del gol del vantaggio di Insigne con Mertens nei panni del fine dicitore, dell'uomo dell'ultimo passaggio.
Insigne torna al gol, Scuffet battuto sul palo lungo
Entra al 58’ e con tutta la voglia accumulata nel breve periodo nel quale è stato indisponibile, il genietto Insigne la sblocca e mette in discesa il match. E infatti, grazie ad un break difensivo del solito Rog, bravo a rubare palla a centrocampo e a favorire il contropiede azzurro, Mertens suggerisce nel corridoio per il #24 che, stoppa di destro e calcia di sinistro raso terra trovando il palo lungo e la rete del vantaggio.
Una rete che mancava dal 21 novembre scorso con lo Shakhtar Donetsk e che lo rimette in pista dopo il ‘pit-stop’, la sosta ai box per affaticamento muscolare, di questo inizio di dicembre segnalandolo come una delle risorse a cui questo Napoli non può proprio rinunciare.
I flop di Napoli-Udinese
Callejon sotto tono, male in fase di realizzazione
Se il Napoli non riesce a sbloccare la gara, almeno nella prima frazione di gioco, buona parte della responsabilità deve essere attribuita alla propria punta, al proprio ‘puntero’ di giornata. E sì perché Callejon tornato al suo recente passato, alla versione attaccante centrale saggiata in qualche circostanza nel Real Madrid e più spesso nella sua incarnazione catalana nell’Espanyol, non riesce ad incidere con, specie a metà ripresa, una netta palla gol sciupata davanti a Scuffet con un tiro troppo brutto per essere vero, un tiro sul corpo del portiere avversario. Un tiro, ancora, metafora del suo match fatto di tanti movimenti esatti a portare via gli uomini, a creare spazi, a suggerire il passaggio ma anche a non trovare lo spiraglio e la giocata giuste.
Bajic isolato, per lui ‘embargo’
Vittima delle circostanze e di una Udinese che, di andare oltre la metà campo, non ne vuole sapere, Bajic, alla prima, autentica chance della stagione, finisce per girare a vuoto fra le maglie difensive del Napoli. Eppure, l’ex Konyaspor si batte, lotta, prova a far salire i suoi e a giocare di sponda con i compagni senza per questo riuscire nell’intento. E nemmeno l’ingresso di De Paul per Jankto messo alle sue spalle con di fianco Matos, riesce a sortire l’effetto sperato con l’embargo di palloni che dura, per lui, quasi fino alla fine del match.
Jakub Jankto, il suo fantasma al San Paolo
Il primo tempo di Jankto certo non lo esonera da alcune responsabilità, specie in fase d’appoggio, con un rendimento molto al di sotto delle potenzialità del ragazzo. E infatti, quell’esterno tignoso, abile a trovare l’inserimento e lo spazio giusto per colpire (5 i suoi gol in stagione), a Napoli, non si è proprio visto con pochi, pochissimi palloni giocati ed ancor meno iniziative in transizione offensiva condotte. Il tutto, per una prima frazione negativa ma che poteva migliorare nella ripresa salvo il cambio voluto da Oddo che lo obbliga ad uscire dalla contesa per De Paul ed un modulo leggermente più sbilanciato in avanti.
Tabellino e voti
Napoli (4-3-3) Sepe 6; Maggio 6, Koulibaly 6.5, Maksimovic 6.5, Hysaj 6+; Rog 7-, Jorginho 6.5, Zielinski 6.5; Giaccherini 5.5 (Dal 58’ Insigne 7), Callejon 5 (Dal 58’ Mertens 6.5), Ounas 6+ (Dal 76’ Allan 6). A disposizione: Reina, Rafael; Albiol, Scarf; Hamsik, Allan; Insigne, Leandrinho, Mertens. Allenatore Maurizio Sarri 6.5
Udinese (3-4-1-1) Scuffet 6-; Nuytnick 5.5, Danilo 6, Bochniewicz 5.5; Stryger 5.5, Balic 6+, Hallfredsson 6-, Jankto 5 (Dal 46’ De Paul 6), Pezzella 6 (Dal 70’ Widmer 5.5); Matos 5.5 (Dal 79’ Lasagna 6), Bajic 5. A disposizione: Bizzarri, Borsellini; Widmer, Caiazza, Adnan; Behrami, Ingellson, Barak, De Paul; Maxi Lopez, Lasagna, Ewandro. Allenatore Massimo Oddo 6.5