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Cosa ha detto Insigne: il ‘vaffa’ a Sarri poi le scuse e l’abbraccio col tecnico

Stizzito per la sostituzione, il ‘magnifico’ manda a quel paese il tecnico. “Sta zitto e vatti a sedere”, la replica dell’allenatore. A fine gara, dopo la pesante vittoria di Bergamo, arriva il chiarimento e l’abbraccio tra Insigne e Sarri. “Normali cose di campo perché voi non avete le telecamere durante gli allenamenti. Io e lui litighiamo e facciamo pace 3-4 volte alla settimana, quindi tutto normale”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Napoli vince a Bergamo contro l'Atalanta e lancia un segnale chiarissimo al campionato perché ha battuto una bestia nera giocando da capolista (ha sofferto, mai ha rischiato, ha piazzato la zampata decisiva con Mertens) e tenuto così a debita distanza la Juventus che confidava nella trappola nerazzurra per effettuare il sorpasso. Così non sarà: anche superando il Genoa nel posticipo i bianconeri resteranno a -1 dalla capolista e toccherà ancora inseguire. Mertens protagonista di giornata, il belga non segnava da 910 minuti e ha interrotto il digiuno in una delle gare più delicate della stagione – anche perché arrivava subito dopo la sosta – e sfiorato il raddoppio.

Il ‘vaffa' di Insigne a Sarri

Unica nota stonata, il ‘vaffa' di Lorenzo Insigne nei confronti del tecnico, Sarri, al momento della sostituzione avvenuta nel secondo tempo. Quando il ‘magnifico' vede che è il suo numero quello che compare sulla lavagnetta elettronica la prende male e ha un gesto di stizza. Voleva restare in campo e guidare l'assalto ma viene richiamato in panchina per Hamsik, escluso dalla formazione titolare per l'influenza che lo aveva tenuto lontano dal campo in settimana. Zielinski prende la posizione del '24' azzurro, il capitano va a creare maggiore densità in mediana per tamponare la reazione dell'Atalanta.

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Il tecnico lo rimprovera poi l'abbraccio a fine partita

E' il minuto 74 e dinanzi alla telecamera Insigne proprio non riesce a tenere a freno la lingua e si lascia andare a una contestazione piuttosto evidente. Borbotta qualcosa, mette il braccio davanti alla bocca credendo che il labiale potesse essere mascherato ma quel ‘vaffa' pronunciato nei confronti dell'allenatore non sfugge all'obiettivo. Così come non sfugge all'obiettivo la reazione immediata e decisa di Sarri: "Sta zitto e vatti a sedere", intima il tecnico al calciatore. Uno sfogo dovuto evidentemente alla trance agonistica: a fine partita infatti i due hanno chiarito e si sono abbracciati. Il nervosismo e l'importanza della posta in palio possono fare brutti scherzi.

 Normali cose di campo perché voi non avete le telecamere durante gli allenamenti. Io e lui litighiamo e facciamo pace 3-4 volte alla settimana, quindi tutto normale.

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