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Insigne, Immobile, Florenzi decisivi con l’Under 21 e in campionato

La “cantera” tricolore dei nostri club, comincia a dare i suoi frutti. Gli azzurrini di Mangia, dopo la vittoria contro la Svezia, sono pronti per lasciare il segno anche nel nostro campionato e per volare in Brasile insieme a Prandelli.
A cura di Alberto Pucci
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Lorenzo Insigne

Largo ai giovani – Basta guardarli in faccia, e vedere con che grinta corrono dietro al pallone, per capire che fanno tremendamente sul serio. Sono i nuovi protagonisti del calcio italiano: giovani pieni di talento e pronti a contendere, ai campioni già affermati, quella fetta di successo e popolarità che solo la Serie A sa darti. I due successi azzurri, quello della nazionale maggiore e quello dell'Under, sono solo l'ultimo esempio dell'ascesa della nuova leva calcistica italiana. Contro la Danimarca, nel gelo di San Siro, è bastato un Balotelli in vena per scardinare l'ostica retroguardia danese. Prandelli ha potuto, in pratica, far riposare i vari Verratti, El Shaarawy e Ranocchia, concedendo solo pochi minuti a Mattia Destro, entrato proprio al posto di Super Mario. Diverso il discorso per Devis Mangia, neo c.t. dell'Under azzurra, che ha dovuto affidarsi "in toto" alla classe dei giovani campioncini nostrani. Visti i risultati, quella dell'ex tecnico del Palermo è stata una fiducia ben riposta. Nel 3 a 2, con cui gli azzurrini hanno battuto la Svezia e conquistato il pass per l'europeo, c'è stata la firma indelebile di Insigne, Immobile e Florenzi, giocatori che nel giro di poche settimane hanno trovato la loro giusta (e meritata) dimensione anche nei rispettivi club, ma anche il supporto di De Sciglio, Capuano, Marrone e De Luca: nuovi campioni che, pian piano, stanno conquistando la fiducia dei propri allenatori.

Ciro e Lorenzo, conferme importanti – In molti, dopo la stagione esaltante nel Pescara, li stavano aspettando al varco. C'era un filo (eufemismo) di scetticismo nei confronti di Lorenzo Insigne e Ciro Immobile: i gemelli del gol che, con le loro reti, hanno regalato un sogno ai tifosi abruzzesi. Bastava frequentare uno dei tanti "bar sport" italiani, quelli dove si è tutti un pò esperti e allenatori, per sentire affermazioni trancianti del tipo: "Segnare nel Pescara è stato facile. In Serie A, non combineranno niente". Oggi, dopo le conferme delle prime giornate di campionato, Lorenzo e Ciro possono ridere di quelle dichiarazioni e godersi il loro "posto al sole" meritato. Insigne, sabato pomeriggio, si accomoderà in panchina allo "Juventus Stadium", pronto a dare il suo contributo nel caso Mazzarri glielo chiedesse. L'eventuale utilizzo di "Lorenzo il magnifico", con la sua imprevedibilità ed i suoi gol, potrebbe risultare letale per la difesa juventina e per le tasche degli eventuali acquirenti del giocatore, considerato tra i giovani più promettenti del calcio italiano. Il ragazzo c'è ed il prezzo pure! Un campanello d'allarme per De Laurentiis che se vorrà trattenere il giocatore a Napoli dovrà mettersi al riparo dalle lusinghe di club come il Paris Saint Germain che, dopo Verratti, sarebbe pronto a portarsi a casa anche la giovane punta napoletana. La "favola" di Immobile è leggermente diversa. Cresciuto nelle giovanili bianconere, dopo un po' di gavetta, è sbarcato a Genova per completare quella crescita professionale, già intrapresa con il "maestro" Zeman. La comproprietà firmata con Preziosi, potrebbe diventare (visto il caso Destro) un boomerang per la società campione d'Italia, anche perchè, nell'undici di De Canio, Immobile è subito diventato un punto fermo. Più di Gilardino, spedito a Bologna, e come il figliol prodigo Borriello, l'ex attaccante del Pescara ha conquistato i tifosi del Genoa grazie a impegno, grinta e gol importanti, come quello segnato alla Juventus. Domenica sera, dopo aver gioito con l'Under nella "sua" Pescara, è pronto a ripetersi al "Ferraris" contro la Roma, del suo vecchio allenatore: uno che, l'anno scorso, lo ha visto esultare per ben 28 volte, in 37 presenze con la maglia abruzzese.

Florenzi e gli altri – Nel posticipo di domenica sera, non ci sarà solo Immobile a tener alto il nome della "new generation" italiana. In mezzo al campo, infatti, tra gli altri dieci giallorossi vi sarà anche Alessandro Florenzi, l'ultima scoperta del vivaio romanista. Dopo le esperienze in Serie B, con il Crotone, Alessandro è tornato a Roma e si è preso il posto da titolare a fianco di De Rossi e subito dietro Francesco Totti. Un exploit mica da poco, per il ventunenne cresciuto a Trigoria e premiato, nella scorsa stagione, come miglior giovane del torneo cadetto. Un'ascesa che colpì anche Ciro Ferrara che, nell'agosto 2011, convocò per la prima volta Florenzi, per poi farlo esordire il mese successivo contro l'Ungheria. Il posticipo del "Ferraris" sarà il giusto pretesto per vedere all'opera anche il rossoblu, e suo compagno di nazionale, Mario Sampirisi (in panchina nel match contro la Svezia) e, magari, anche i due panchinari giallorossi Romagnoli e Nico Lopez: due "baby" sui quali Zeman conta tantissimo. Brasile 2014, tutto sommato, è dietro l'angolo e mister Prandelli ha già fatto capire che "pescherà" a piene mani dai settori giovanili dei club. Ai vari Immobile, Insigne e Florenzi che, con tutta probabilità, faranno parte di quel gruppo, potranno essere aggregati giocatori come De Sciglio, Marrone, Gabbiadini e, magari, anche la "zanzara" atalantina Giuseppe De Luca: ultimo talento sul quale scommettere ad occhi chiusi!

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