Insigne: “Basta complimenti, che il Napoli cominci a vincere”
"Ci divertiamo persino negli allenamenti, però adesso dobbiamo vincere". In un'intervista al quotidiano spagnolo AS, il giorno prima della sfida alla Spagna, Lorenzo Insigne è felicissimo di come stanno andando le cose con il suo Napoli ma ora, secondo il talento di Frattamaggiore, la squadra è chiamata al salto di qualità:
Ci siamo stancati di ascoltare la gente che dice che giochiamo bene, ma non abbiamo vinto nulla. Mi dà molto fastidio. Quest'anno non vogliamo perdere nessuna occasione, lo abbiamo capito tutti. La 10? È stata di Maradona e il club l'ha ritirata. Io rispetto Diego, che è la nostra leggenda, e la decisione della squadra. Per ora sono contento del 24, che è legato a mia moglie. Incontrare Maradona è stato come realizzare un sogno, è stato il migliore di tutti i tempi. Spero che tutti i napoletani possano vivere quello che ho vissuto io.
Il rapporto con Sarri: Sono entusiasta di lui
Il numero 24 del club partenopeo è in super forma e dalle reti di Udine dello scorso novembre non si è fermato più e questo grazie anche al lavoro e al rapporto che ha con Maurizio Sarri:
Tutti sanno che sono entusiasta di lui, a volte discutiamo…ma la verità è che in due stagioni abbiamo fatto cose geniali. Siamo arrivato molto vicini alla vittoria e ci ha insegnato moltissimo. Se andrà via dal Napoli un giorno allenerà un top club, non ho dubbi. Io devo segnare più gol. Lavoro tanto e a volte arrivo stanco la' davanti, pero' mi piace aiutare la mia squadra.
Insigne: A Zeman devo tanto. Grazie Rafa
Lorenzo Insigne prova a dare un giudizio su tutti gli allenatori con cui ha lavorato e fa capire come ha appreso qualcosa da tutti i tecnici incontrati finora:
Zeman mi ha voluto al Foggia e al Pescara, con lui si lavora duro ma gli devo tantissimo. Al Napoli, con Mazzarri, mi giocavo il posto con Edu Vargas e a poco a poco mi sono guadagnato il mio spazio. Grazie a Benitez, invece, ho imparato moltissimo nella fase difensiva, che è fondamentale.
Verso la Spagna: Abbiamo lavorato sul 4-2-4
Domani Insigne sarà impegnato in una gara fondamentale per la Nazionale italiana, perché quella con la Spagna non è una semplice gara di girone ma un vero e proprio "spareggio" per il primo posto:
Il Bernabeu è uno degli stadi più importanti del mondo e giocare lì con l'Italia dopo averlo fatto con il Napoli sarà anora fantastico. Il gol in Champions? È stato unico. Ho visto Keylor Navas fuori dai pali, mi è andata bene. Ventura? Il mister sta dando il suo stile a questa Nazionale, abbiamo cambiato molto rispetto all'Europeo con Conte. Vuole una squadra più giovane e più offensiva. Abbiamo lavorato molto con il 4-2-4.
Nazionale giovane? Era ora!
Il classe 1991 è molto contento per l'impostazione di questa nuova rappresentativa azzurra con tanti giovani e prende come esempio proprio la Spagna:
Era ora! Donnarumma, Bernardeschi, Rugani, Conti, Belotti… Si può fare un buon mix tra giovani e veterani, un grande gruppo. La Spagna è un'ottima selezione, con giovani incredibili come Asensio, Lucas Vazquez, Bartra, Morata…Giocano in casa, difendono il primo posto. Non sarà facile. Non ci chiuderemo dietro, abbiamo bisogno dei tre punti e il pari non serve a nessuno. Veniamo al Bernabeu per vincere.