Inghilterra, terremoto doping: sospetti anche sulla Premier League

Dio salvi la Regina e il calcio inglese. La stagione clamorosa del Leicester di Claudio Ranieri, infatti, rischia di venir offuscata da un clamoroso caso di doping che, secondo i tabloid britannici, coinvolgerebbe anche molti campioni della Premier League. A gettare in pasto ai tifosi l'incredibile indiscrezione, è stato il "Times" con un'inchiesta dettagliata su un medico di Londra, tale Mark Bonar, che secondo i cronisti del famoso giornale britannico avrebbe prescritto negli ultimi 6 anni ormoni per la crescita, epo e steroidi a più di 100 atleti: giocatori del campionato inglese, tennisti, un campione di boxe, alcuni ciclisti partecipanti al Tour de France e diversi nazionali di cricket. La notizia pare avere un fondo di verità, anche perché il Sun ha dichiarato di disporre di un filmato nel quale Bonar ammette di aver prescritto le sostanze ai vari sportivi.
Le big del calcio tremano
Nonostante le smentite del medico, il governo britannico ha fatto subito scattare un'indagine interna per accertare la veridicità di tali indiscrezioni. Anche negli uffici della UKAD, il comitato anti-doping anglosassone, è scattato l'allarme per il presunto caso doping e per un coinvolgimento della stessa agenzia che, secondo alcuni, avrebbe mancato di intervenire a fronte di una denuncia fatta da un atleta sulle attività illecite del medico in questione. A pochi mesi dall'Europeo di calcio e dalle Olimpiadi di Rio, dunque, il doping rischia di mettere ko il mondo dello sport inglese e di macchiare l'integrità tanto decantata del movimento anglosassone. Nomi, ovviamente, non ne sono ancora stati fatti e, probabilmente, rimarranno "secretati" fino al termine dell'indagine. In seguito al clamore suscitato dall'inchiesta del Times, però, in molti hanno gettato ombre su alcuni giocatori del Chelsea, dell'Arsenal e anche del Leicester capolista in Premier League e primo candidato a vincere il titolo inglese.
Le parole del ministro
Il presunto caso ha fatto il giro del mondo e, ovviamente, colpito anche la parte politica e diplomatica del paese inglese. In un'intervista alla Bbc, anche il ministro della Cultura e dello Sport, John Whittingdale, ha voluto dire la sua: "La notizia mi ha scioccato, e sono molto preoccupato per queste accuse – ha spiegato – Ho subito chiesto un'investigazione indipendente e urgente. Voglio capire quali azioni possano essere necessarie per garantire che lo sport britannico resti pulito. Non ci sarà alcuna tolleranza sul doping".