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Infortunio in Nazionale? La FIFA decide per li rimborso in favore del club

E’ una decisione storica quella presa dalla federazione internazionale. Per avere l’indennizzo l’infortunio dovrà superare i 27 giorni.
A cura di Mattia Sparagna
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Infortunio

Molti tra dirigenti e presidenti di squadre di club avevano chiesto a gran voce che la FIFA affrontasse questo problema. L'infortunio di un calciatore per una squadra è sempre qualcosa di negativo, se questo poi avviene in nazionale sembra diventare una vera e propria sventura.

FIFA decide per il rimborso – Dopo un lungo tira e molla con i club, la federazione internazionale prende una decisione storia: rimborso per le squadre di club che vedranno infortunarsi un proprio calciatore durante una partita della nazionale. Per fare un esempio pratico, nel caso di un evento come quello che colpì Nicolas Burdisso infortunatosi gravemente in nazionale, la Roma avrebbe diritto ad un rimborso come indennizzo parziale per la perdita temporanea delle prestazioni del calciatore. Per richiedere il rimborso però lo stop deve superare le 4 settimane e la somma non può superare i 6,5 milioni di euro.

Rumenigge fautore della norma – E' stato l'ex attaccante dell'Inter che ha voluto fortemente questa regalo. Infatti Rumenigge è il presidente dell'EAC (European Club Association), associazione che raccoglie più di 200 club europei, riconosciuta da Fifa e Uefa. Le società esultano, anche se l'antidoto non dà garanzie di copertura totale: l'indennizzo scatterà nei casi di stop superiori ai ventisette giorni e sarà elargito fino a un anno dopo l'incidente. Quanto alla misura del rimborso, il tetto è fissato a 6,5 milioni di euro lordi: il conto di volta in volta è semplice, basterà rapportare lo stipendio del giocatore ai suoi giorni di assenza e l'assegno è fatto.

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