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Infantino fa il tifoso: “Chissà che lo juventino Conte non salvi l’Inter”

Non è certo un mistero la fede calcistica di Gianni Infantino. Il presidente della Fifa ha ribadito in più di un’occasione di essere tifoso dell’Inter. In occasione della celebrazione per i 60 anni della Lega Pro, andata in scena a Firenze, il numero uno del massimo organo calcistico internazionale intervenuto al fianco di Arrigo Sacchi ha parlato del nuovo corso nerazzurro targato Antonio Conte, dimostrandosi ottimista.
A cura di Marco Beltrami
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Non è certo un mistero la fede calcistica di Gianni Infantino. Il presidente della Fifa ha ribadito in più di un'occasione di essere tifoso dell'Inter. In occasione della celebrazione per i 60 anni della Lega Pro, andata in scena a Firenze, il numero uno del massimo organo calcistico internazionale intervenuto al fianco di Arrigo Sacchi ha parlato del nuovo corso nerazzurro targato Antonio Conte, dimostrandosi ottimista.

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Sacchi e la battuta del tifoso nerazzurro Gianni Infantino

Gianni Infantino ha ascoltato con piacere l'intervento di Arrigo Sacchi nel discorso per la celebrazione per i 60 anni della Lega Pro. L'ex ct, come riportato da Gazzetta.it, ha parlato così del suo passato, in cui ha sempre preferito l'attacco alla difesa, sottolineando l'importanza del bel gioco, e anche della fortuna: "Nel calcio ci vuole anche un po' di fortuna. Per esempio: se non avessi incontrato il Milan tre volte in Coppa Italia con il Parma, e non avessi vinto due volte, non sarebbe cominciato tutto". Una riflessione che Infantino ha sfruttato al volo per fare una battuta, sottolinenando la sua fede nerazzurra: "Stavo pensando: se lei avesse incontrato l'Inter quelle tre volte, invece del Milan, avrei trascorso una gioventù più felice…"

Infantino e la nuova Inter di Antonio Conte

E a proposito dell'Inter, cosa pensa Gianni Infantino della nuova Inter di Antonio Conte? Il presidente della Fifa scherza sulla scelta della dirigenza nerazzurra di affidare la panchina ad un'ex colonna bianconera con la speranza che sia lui a riportare la formazione milanese alla vittoria: "Gli scudetti della Juve non li conto più, sta dominando con merito. Però adesso l'Inter ha preso Conte, il migliore che ci sia, e chissà che uno juventino non salvi l'Inter… Al tempo di Sacchi, si combinarono perfettamente le convinzioni del tecnico con la strategia del Milan. Non basta l'allenatore, ci vuole la società".

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