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Infantino chiama Buffon alla FIFA: “Se si ritira c’è un posto qui pronto per lui”

Il presidente del massimo organismo internazionale del calcio ha svelato un progetto per l’attuale numero uno bianconero: “Lo vado a prendere di persona e me lo porto via”. Poi, parlando del calcio italiano si sofferma su VAR e Figc: “Servono uomini forti e idee chiare per la Federazione. La tecnologia? Non si torna più indietro”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'ultimo ripensamento di Gigi Buffon ha fatto già il giro del mondo. Superman doveva ritirarsi senza ombra né dubbio a fine stagione. L'addio alla Nazionale era stato già ufficializzato all'indomani dell'eliminazione dal Mondiale in Russia del prossimo giugno. Poi, la preparazione del saluto alla Juventus, club che si è già coperta con l'acquisto dell'ex Roma, Szczęsny pronto per indossare i guanti da titolare dal prossimo anno.

Il ripensamento di Superman

Invece, pare proprio che Buffon abbia ritrovato voglia e stimoli per continuare a sfidare gli avversari e il tempo: a 40 anni suonati il desiderio di sentirsi importante è ancora intatto e l'ultima chiamata del neo ct pro tempore Di Biagio potrebbe trovare terreno fertile. Lasciando di stucco anche Gianni Infantino, il presidente della FIFA che aveva già ipotizzato una proposta professionale a Buffon, sfruttandone il carisma, la nomea e i successi:

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"Mi sarebbe piaciuto consegnargli la coppa personalmente. Se smette davvero di giocare, però, vado di persona a prenderlo e a portarlo alla Fifa"

Il commissariamento della FIGC

-Un'idea che avrebbe un richiamo importantissimo per il massimo governo internazionale del Calcio nel dopo scandalo Blatter. Un pensiero che Infantino culla da tempo, così come una ristrutturazione totale del calcio italiano, con la FIGC al momento commissionata:

"Spero il commissariamento sia il piu' breve possibile. Uno o due uomini non possono cambiare una situazione che ha bisogno di un presidente forte, condiviso da tutte le parti, e con una strategia a lungo termine. Club, leghe, giocatori, tutti devono andare nella stessa direzione. Come in Germania negli anni 90, dopo la crisi di risultati come avvenne in Inghilterra dopo l'Heysel. Tutti al tavolo a pensare al bene comune".

Il VAR e la tecnologia al Mondiale

Italia nel pensiero di Infantino, sia nel bene che nel male. Come l'introduzione della moviola in campo che sarà di supporto anche per i prossimi mondiali russi. Con l'approvazione della FIFA che ha capito quanto la tecnologia debba essere d'aiuto per il bene dello sport. Regolamentata e spiegata nei minimi particolari:

Per i Mondiale decide l'Ifab a marzo, ma la raccomandazione è stata forte. Credo serva piu' comunicazione e piu' chiarezza, anche per il pubblico, per evitare equivoci: l'importante evitare che l'arbitro commetta errori gravi, che un Mondiale non sia vinto per un errore. I casi devono restare i soliti: gol, rigore, espulsione, scambio di persona. Almeno in Italia, potete chiamarla moviola, non e' un problema".

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